Roma - I finanzieri del Nucleo speciale per la radiodiffusione e l’editoria hanno sequestrato immobili, conti correnti e quote societarie per un valore di 8 milioni di euro equivalente ai contributi statali illegalmente percepiti in soli tre anni da due imprese editrici di Roma, a favore di testate a tiratura nazionale. Le cooperative editoriali avevano aggirato, anche con false attestazioni, la normativa di settore che vieta ad uno stesso soggetto di richiedere erogazioni pubbliche per più di una testata giornalistica. Attraverso società di comodo e prestanome nullatenenti sono stati, altresì, gonfiati i costi delle imprese editrici con false fatturazioni per importi milionari, anche al fine di indurre in errore il dipartimento per l’informazione e l’editoria presso la presidenza del consiglio dei ministri allo scopo di ottenere un contributo dall’importo maggiorato. La Procura della Repubblica di Roma sta procedendo con le Fiamme Gialle nei confronti di 2 cooperative e 4 persone responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. In questa vicenda, sulla base della segnalazione della Guardia di Finanza, è tempestivamente intervenuta anche l’A.G.Com., Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, applicando una sanzione amministrativa superiore a 100 mila euro nei confronti del dominus occulto delle due imprese editoriali.