Roma - “L’approvazione definitiva del regolamento che consente a Roma Capitale di selezionare in modo rapido e trasparente i beni confiscati alla mafia da acquisire al patrimonio comunale, non può più essere rinviata. E’ necessario garantire procedure snelle grazie alle quali sia possibile usufruire subito dei beni per scopi utili alla comunità, con fini culturali, sociali e abitativi, e farla finita con la barzelletta delle ipoteche sugli immobili, perché è perlomeno ridicolo pensare che le banche non conoscano coloro cui fanno credito”. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, che ha chiesto l’immediata approvazione in Assemblea Capitolina del Regolamento sui criteri di assegnazione dei beni immobili confiscati ex legge 575/65 approvati in giunta lo scorso 5 settembre.



"Non crediamo che i cittadini debbano essere presi in giro e che un patrimonio così importante possa essere abbandonato al degrado. E dunque sia i capigruppo dell’Assemblea Capitolina che le banche si accollino le proprie responsabilità dando un segnale forte contro la criminalità organizzata. Dovrebbe essere obbligatorio che procedure di confisca trasparenti, agili e veloci come quelle che auspichiamo per i beni sequestrati alla mafia, siano estese a colpire anche i patrimoni di quanti, sia in forma commissiva che omissiva, saranno giudicati colpevoli di vergognosi e milionari scandali come quello che investe in questi giorni il Monte dei Paschi di Siena”, conclude Santori.