Sanità, Federconsumatori: “Il 118 in stato di fermo a Roma: i romani non meritano anche questo!”
Roma - “Il 118 in stato di fermo a Roma: i romani non meritano anche questo!”. Sulla vicenda del 118, servizio pubblico nell’occhio del ciclone, interviene Federconsumatori. Che ricorda le peculiarità di un servizio importantissimo per la collettività.
Ecco le “precisazioni” dell’associazione dei consumatori.
E’ bene sapere che: il servizio del 118 è l’unico in Italia ad essere un servizio pubblico.
E’ bene sapere che: il 118 incide sugli accessi dei pronto soccorsi per circa il 12-13% del totale degli accessi.
E’ bene sapere che: le ambulanze in uso sono 186 ma ne servirebbero almeno 40 in più per rendere il servizio davvero efficiente.
E’ bene sapere che: nel 2011 sono state segnalate 200.000 ore di “fermo mezzi causa avarie” [fonte RSU CGIL] per le ambulanze - equivalenti a circa 7 ambulanze complete di personale ferme e vuote davanti ad un pronto soccorso per un anno solare intero oppure ad una ambulanza completa di personale ferma e vuota davanti ad un pronto soccorso per circa 27 anni!
E’ bene sapere che: il personale di servizio nel 118 è sceso di 1000 unità negli ultimi anni con conseguente aggravio di lavoro e mezzi per i restanti.
E’ bene sapere che: sono stati tagliati indiscriminatamente i “posti letto” dei pronto soccorsi - le cosiddette “astanterie”.
E’ bene sapere che: è fermo il servizio informatico GPRS che consentirebbe alle ambulanze del 118 di sapere non soltanto quale è il pronto soccorso più vicino, ma anche quello più “scarico” e pronto a ricevere le emergenze.
Conseguenze?
· i tempi di risposta per i cittadini si fanno più lunghi
· una volta arrivata l’ambulanza al pronto soccorso la stessa non può più ripartire perché non c’è un letto ove ricoverare il malato in attesa di visite mediche più accurate.
· il servizio Ares 118 è molto meno efficiente e fortemente a rischio per tutti i cittadini di Roma perché i tagli indiscriminati ed orizzontali ad un servizio come quello della sanità e delle emergenze hanno messo in ginocchio persino un diritto fondamentale della cittadinanza come quello degli interventi salva-vita!
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