Femmicidio, sì della camera alla legge contro la violenza sulle donne
Roma – Ieri sera la camera dei deputati ha approvato il disegno di legge sul femminicidio con 343 sì, nessun no e 20 astenuti. Il Movimento 5 Stelle si è astenuto e Sel non ha partecipato al voto: i deputati sono usciti dall’aula. Adesso toccherà al Senato approvare il provvedimento entro il prossimo 15 ottobre. A lasciare perplessi, però, sono i numerosi emendamenti alla legge che così rischia di rimanere ‘impantanata’. Il ministro delle pari opportunità, Cecilia Guerra, ha però detto che si tratta di un voto da ricordare perché questa volta è garantito anche dalla copertura economica. Donatella Ferranti, Pd, relatrice del provvedimento insieme a Francesco Paolo Sisto, Pdl, si è dichiarata soddisfatta per un decreto importante che consentirà alle donne di “contare su una tutela più attenta e incisiva contro ogni violenza di genere”, augurandosi uguale impegno da parte del Senato.
Il testo sarebbe migliorato rispetto alla versione originaria grazie anche all’attività della Camera, perfezionando l’irrevocabilità della querela, aumentando le tutele processuali a favore delle vittime dei reati e potenziando l’aspetto preventivo finanziando, con il contributo del governo, il piano d’azione contro le violenze sessuali e di genere. Se il reato è compiuto in presenza di un minore, è prevista un’aggravante mentre in caso di lesioni, percosse o stalking, definiti “reati sentinella”, è previsto l’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.
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