Ferragosto, 15 agosto 2013: il dramma degli sfratti non va in vacanza
Roma - “Il giorno di ferragosto, in una Roma per nulla svuotata a causa della crisi che ha drasticamente falcidiato la disponibilità di reddito delle famiglie, il ministro Angelino Alfano presidierà una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza. Come Unione Inquilini, chiediamo che venga affrontato il dramma degli sfratti in Italia, punta d’iceberg di una sofferenza abitativa strutturale”. Lo dichiara Walter De Cesaris, segretario nazionale Unione inquilini. Oggi in Italia, ogni 10 sfratti emessi, 9 sono per morosità dell’inquilino e si eseguono con la forza pubblica almeno 140 sfratti al giorno senza che si fornisca, nella stragrande maggioranza dei casi, una soluzione alternativa al marciapiede. I comuni denunciano che vi sono almeno 650 mila domande per le case popolari inevase in quanto non è possibile farvi fronte. Solo nel 2012 i nuovi sfratti emessi sono stati circa 70.000 (1 ogni 74 famiglie residenti in affitto privato), con un ulteriore aumento rispetto al 2011. In 10 anni il totale degli sfratti è cresciuto del 72,56% e quelli per morosità di oltre il 116%. La questione degli sfratti è una grande questione nazionale, non più relegata alle grandi aree metropolitane: come un’onda anomala è tracimata nei medi e piccoli centri. Sulla base dei dati del Ministero dell’Interno, incrociandoli con quelli delle famiglie residenti, abbiamo elaborato un indice della sofferenza abitativa, che alleghiamo al presente comunicato e da cui risulta che, in relazione alla popolazione residente, Prato è la città maglia nera per sfratti emessi, seguita da Lodi, Novara, Pavia, Rimini, Pistoia, Roma, Brescia, Livorno.
Una sospensione dell’esecuzione degli sfratti, estesa anche alla morosità incolpevole, è una misura assolutamente necessaria e chiediamo al Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza di proporla, anche come misura straordinaria che i Prefetti possono autonomamente promuovere. Al governo, che ha annunciato di voler intervenire in materia di affitti, chiediamo un deciso cambio di passo: sperare che abbassare le tasse alla proprietà porti di per sé a una riduzione dei canoni è illusorio, come l’esperienza di questi anni ampiamente dimostra. Siamo per una terapia shock : gli affitti attuali vanno dimezzati e solo in questo caso si può pensare a un vero abbattimento dell’imposizione fiscale sui canoni riscossi. Al contrario, va drasticamente incrementata la tassazione sulle case tenute sfitte e quelle nuove invendute se non offerte in affitto alle condizioni suddette. Va infine finanziato e attuato un piano pluriennale per incrementare le abitazioni sociali di almeno 700mila alloggi popolari. Su questi contenuti, il prossimo 10 ottobre promuoveremo assieme a tante associazioni, comitati e movimenti, la giornata di mobilitazione nazionale “Sfratti zero”
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