Fiumicino – Marianna Madia, deputato Pd eletta sul territorio di Fiumicino, il 30 dicembre si  candida alle primarie del Partito democratico per il collegio di Roma.

 

 

I punti salienti del suo lavoro in questi quattro anni alla Camera sono sotto riportati attraverso i disegni di legge che ha presentato e le battaglie che ha condotto.

 

 

Oggi, 27 dicembre, alle ore 18, parlerà di questi temi insieme a Stefano Fassina ad un incontro sul lavoro che si terrà presso la sezione Pd Aurelio Cavalleggeri, in via Graziano 15.

Le ragioni del suo impegno in questi anni saranno la base delle cose da fare, se sarà eletta, con il futuro governo con Bersani premier.

 

 

Si vota domenica 30 dicembre 2012, dalle ore 8 alle ore 21.

Per trovare il seggio all’indirizzo: http://www.primarieparlamentaripd.it/trovaseggio/trovaseggio.aspx

oppure chiama il 333/8730278

 

 

Possono votare gli iscritti Pd nel 2011 che abbiano rinnovato l’adesione fino al momento del voto e gli elettori che hanno votato alle primarie del 25 novembre.

 

 



Marianna Madia, deputato uscente della XVI Legislatura, Candidata alle Primarie dei Parlamentari del Partito Democratico del 30 dicembre 2012

Collegio di Roma

 

 

 

Dottore di ricerca in economia del lavoro, membro del consiglio direttivo dell'Arel - l'istituto di ricerche fondato da Beniamino Andreatta - e del comitato di redazione della rivista Italianieuropei. Dal 2008 Parlamentare del partito democratico e membro della Commissione Lavoro. Si occupa soprattutto della difesa dei lavoratori precari senza diritti.

 

 

 

 

Ha scritto per l’editore Rubbettino  "Precari - Storie di un'Italia che lavora" con la prefazione di Susanna Camusso, una cronaca delle battaglie parlamentari sue e del Pd sui temi del lavoro. Dal libro è nato un sito collettivo che racconta storie di lavoro e precariato: www.iprecari.it. Ha presentato come prima firmataria 7 disegni di legge, 1 proposta di riforma del regolamento della Camera e 75 tra interrogazioni e interpellanze sulle crisi aziendali del territorio romano, sulla condizione dei precari a partire da quelli degli enti pubblici di ricerca presenti a Roma, sulla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini a Roma e provincia, come nella battaglia contro la lottizzazione selvaggia che accompagna il tentativo di raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino. Ha pubblicato articoli su diversi quotidiani tra i quali l’Unità ed Europa. Tiene una rubrica sul portale italiano dell’Huffington Post.

 

 

Durante il mandato parlamentare la sua attività si è concentrata soprattutto su: la lotta alla precarietà; la protezione universale dei lavoratori; il sostegno alla cultura e alla ricerca pubbliche e alle persone che le fanno; la tutela del territorio e della salute dei cittadini; la legalità e la lotta all’evasione fiscale, la lotta agli sprechi e per la riduzione dei costi della politica.

 

 

Nel suo lavoro come membro del gruppo parlamentare del PD ha presentato in Parlamento, come prima firmataria, le seguenti Proposte Legislative:

 

 

 

Contratto unico di inserimento formativo – Proposta ufficiale di riforma del mercato del lavoro del  Gruppo PD alla Camera contro il precariato, è stata firmata da oltre cento deputati del PD (Cesare Damiano è il secondo firmatario). Prevede l’istituzione di un nuovo contratto d’ingresso a tutele crescenti per cui dopo una prima fase più flessibile il rapporto di lavoro viene convertito in un tempo indeterminato. Sostituisce e supera tutte le forme di contratto precario esistente. Garantisce incentivi per trasformare i contratti. Favorisce giovani, donne e over- 50 espulsi dal mercato del lavoro. Non tocca l’articolo 18 e permette una giusta flessibilità.

 

Reddito di solidarietà attiva e per la lotta alle povertà (con Livia Turco) – Basata sul modello francese di contrasto delle povertà e dell’esclusione sociale, è la prima proposta presentata in Italia che prevede a un reddito universale e flessibile a tutti i cittadini: disoccupati, inoccupati e precari. Uno strumento che aiuti non solo gli indigenti ma anche chi (soprattutto le donne) ha difficoltà ad andare avanti spesso con un lavoro precario.

 

Indennità di disoccupazione per i lavoratori atipici – Partita dall’analisi concreta del fallimento di un’iniziativa promossa dal governo Berlusconi, senza maggiori oneri per lo Stato e sfruttando le risorse esistenti, questa iniziativa garantisce una dignitosa indennità di disoccupazione per i lavoratori atipici espulsi dal mercato del lavoro. Ad oggi ci sono 170 milioni di euro non spesi già stanziati per i precari, grazie alla semplificazione dei criteri esistenti con questa proposta possono diventare operativi da subito.

 

Riforma della disciplina di cessione del ramo d’azienda – Il caso Eutelia ha dimostrato che la cessione di ramo d’azienda (non a caso varata dal governo Berlusconi nel 2003 con la legge 40) nasconde malversazioni, condotte fraudolente, cessioni di lavoratori come merci nei confronti dei quali vengono scaricati i costi della crisi. La proposta riforma la legge sull’acquisto del ramo d’azienda rendendolo un processo trasparente, condiviso con i lavoratori e legato a un piano industriale.

 

Tutela delle professioni dei beni culturali – Oggi importanti professionalità come gli archeologi o i bibliotecari, sono preda del precariato più devastante e di veri e propri fenomeni di dumping e sfruttamento. E’ l’altra faccia del ritrarsi dello Stato dal finanziamento alla cultura La proposta, concordata con tutte le associazioni del settore, riconosce per la prima volta le competenze di questi professionisti garantendo, attraverso le associazioni, che non ci siano competizioni al ribasso sulla cultura.  La proposta è vicina all’approvazione in commissione cultura alla Camera.

 

Indicatore nazionale di impatto ambientale – Il Pil non può essere l’unico indicatore di crescita. Soprattutto in un’era di crisi gli sforzi per la crescita devono essere accompagnati a quelli per l’uguaglianza e l’inclusione sociale. Il nuovo indicatore, sulla base di quanto avviene in Francia con il lavoro della commissione Attali, integra il PIL e quantifica il grado di uguaglianza, benessere e rispetto dell’ambiente dell’economia.

 

Società anonime ed evasione fiscale – Esistono ancora oggi Paesi che hanno società anonime che lavorano con l’Italia, come riportato in numerose inchieste incluse quelle sugli scandali dei tesorieri di gruppi e partiti. Con questa proposta viene estesa la normativa europea sulla trasparenza a tutti gli operatori finanziari, che non possono fare più affari con le società anonime.  Secondo gli esperti una tale innovazione, peraltro già adottata dal governo inglese, metterebbe in difficoltà chi ha interesse a occultare i propri capitali.

 

Riforma del regolamento della Camera per la riduzione dell’uso della carta – Montecitorio è invasa dalla carta. Non solo i progetti di legge ma dossier, note, sentenze, e tanto materiale che potrebbe essere letto elettronicamente. Si spendono milioni di euro (9 solo nel 2009) per stampare tonnellate di carta che va buttata. I risparmi sui costi della politica devono cominciare dal comportamento di tutti i giorni dei politici. La proposta di riforma del regolamento modernizza la modalità di lavoro della Camera consentendo un forte risparmio per la collettività.

 

Il programma per la legislatura 2013-2018 prevede di continuare l’attività in commissione lavoro concentrando le future proposte su:

 

Misure, sul modello suggerito dalla UE, contro la disoccupazione giovanile e il fenomeno dei Neet: i ragazzi che non studiano e non lavorano

 

Estensione del diritto alla maternità per tutte le lavoratrici atipiche e autonome che finora ne sono state prive

 

Reddito di cittadinanza universale per le persone in situazione di disagio economico sul modello dei principali Paesi europei

 

Un piano di sostegno agli enti pubblici di ricerca con prospettive certe per il personale precario della ricerca

 

Maggiori tutele per il lavoro parasubordinato e autonomo (sostegno al reddito, previdenza, malattia, politiche attive, indennità di disoccupazione.