Fiumicino - “E’ necessario mettere fine alla filiera del mercato clandestino del ferro e del rame e, a quanto pare, inconsapevoli fonti di questo mercato sono ancora i cittadini. Dopo la denuncia di Acea sui furti di oltre 52 km di rete sottratti all’illuminazione che ha causato lo spegnimento di oltre 1700 punti luce, anche Anas spa è arrivata a denunciare il furto dei cavi per 4 km di strada nei pali che illuminano la Roma-Fiumicino”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e già presidente della commissione sicurezza di Roma Capitale, commentando la nota di Anas in merito ai continui furti di cavi e di materiali dell’illuminazione pubblica dell’A-91, più nota come Roma-Fiumicino. “Come commissione sicurezza urbana, neanche pochi mesi fa, eravamo riusciti con il tramite del Ministero dei Trasporti e dell’Anas a provvedere al ripristino dell’illuminazione su questa importante arteria, ma a quanto pare tutto è stato svilito in pochi mesi. L’esempio più lampante è il tratto che va da 1+100 Km al 5+000 Km, ove manca l’illuminazione a causa dei furti di cavi, di fatto mettendo a repentaglio la sicurezza degli automobilisti e il decoro dell’importante arteria che collega la città all’Aereoporto Leonardo da Vinci, frequentata quotidianamente da migliaia di persona tra turisti e lavoratori. La speranza adesso è che l’Osservatorio nazionale sui furti di rame, istituito presso il Ministero dell’Interno, possa arrivare entro breve a un intervento efficace e risolutivo su questo grave fenomeno che sottrae ogni anno centinaia di migliaia di euro ai cittadini e alle aziende”, conclude Santori.