Francesco Guccini all’incontro su “Il forestale tra storia, realtà e fantasia”
Roma – Competente, con una forte determinazione, responsabile e con un grande senso di umanità. Questo il profilo del moderno forestale tracciato durante la tavola rotonda dal titolo “Il Forestale tra storia, realtà e fantasia” che si è svolta oggi presso il Parlamentino del Corpo forestale dello Stato.
“Non solo nozioni teoriche e strategie operative, negli ultimi anni, la tradizionale formazione del personale del Corpo forestale ha ingenerato ed esaltato, a partire dai propri allievi, il rispetto per la persona, gli animali, l’ambiente e la natura, provando a far emergere e a valorizzare il capitale umano dei singoli. Tutto ciò ha permesso alla Forestale di ottenere risultati importanti” – così il Presidente dell’Istituto di Ricerca Eurispes, Gian Maria Fara, ha commentato la crescente fiducia degli italiani nei confronti del Corpo forestale dello Stato, dato pubblicato nel recente Rapporto Italia.
Ben il 77,1% dei cittadini ripone la propria fiducia nella Forestale, al primo posto fra le forze di polizia, premiando così l’impegno di un’Amministrazione dedita alla difesa dell’ambiente e del territorio e segnalando, al contempo, una sempre più marcata sensibilità degli italiani verso i temi della qualità della vita e della tutela dell’habitat naturale.
“Compiti come la legalità, la difesa dell’ambiente, del territorio e degli ecosistemi naturali hanno comportato la necessità di modificare il modo di agire ed operare, senza rinunciare alle proprie radici storiche e culturali” – ha affermato Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato. “ Il Corpo forestale dello Stato oggi è, infatti, una moderna forza di polizia con una struttura tecnica specializzata sulle tematiche ambientali ed è una componente fondamentale del sistema nazionale della Protezione Civile e delle Forze di Polizia dello Stato. Questo duplice ruolo conferma una strategia d’azione a 360° che garantisce una presenza costante e capillare sul territorio di personale altamente specializzato”.
Alla tavola rotonda hanno preso parte anche il cantautore e scrittore, Francesco Guccini e lo scrittore Loriano Macchiavelli autori del libro “Malastagione”, edito da Mondadori, che ha per protagonista proprio un ispettore della Forestale, Marco Gherardini, detto “Poiana”. I Forestali che hanno ispirato il libro, sono delle persone vere, appartenenti ai piccoli comandi stazione isolati, ultimo baluardo della legalità e della presenza dello Stato, più remoto presidio al servizio della natura e dei cittadini.
Con Guccini e Macchiavelli, per la prima volta la narrativa italiana si è avvicinata al Corpo forestale dello Stato traendo spunto proprio dal lavoro svolto in difesa della natura, dell’ambiente e del territorio. Un figura, quella del forestale moderno, rivalutata e amata, non solo dagli Italiani, ma anche dalla narrativa e dalle moderne fiction, che riscuotono un enorme successo di pubblico, forse proprio perché i Forestali incarnano l’ideale di uomini solidi e competenti, ma allo stesso tempo semplici e in sincronia con la natura.
Sono proprio le storie di questi uomini, impegnati quotidianamente nella difesa del patrimonio ambientale, gli alberi e gli animali i protagonisti del primo concorso letterario promosso dalla rivista “Il Forestale” dal titolo “I racconti della Foresta”, la cui premiazione è avvenuta all’ambito dell’evento. Due le sezioni in gara, una riservata agli appartenenti del Corpo forestale dello Stato, vinta dall’operatore Federico Lucentini, in servizio presso il Centro di Formazione di Ceva della Forestale, l’altra, pubblica, vinta dall’architetto Eleonora Liburdi di Roma. Entrambi gli elaborati sono racconti piacevoli e suggestivi, che avvicinano il lettore al mondo forestale.
All’evento, moderato dal biologo e autore televisivo Francesco Petretti hanno preso parte anche lo storico militare, Virgilio Ilari, che ha tracciato un excursus sulle origini e sull’evoluzione del corpo, e il primo dirigente della forestale Angelo Baratta.
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