Ostia – Roma-Lido ai francesi: questa mattina nella sede della Regione Lazio la prima riunione della conferenza dei servizi sulla proposta del project financing del gruppo transalpino che prevede la cessione della linea ferroviaria che collega Ostia con la Capitale per 25 anni. Il gruppo francese è formato da Ratp Dev Italia-Ansaldo Sts, Ansaldo Breda, ora acquistate dai giapponesi Hitachi, Salcef, Cilia Italia e Architecna engineering.


GLI INVESTIMENTI – Per la tratta, di proprietà della Regione e gestita dall’Atac per conto di Roma Capitale, sono previsti un totale di investimenti di 447 milioni, 219 dei quali pagati dalla Regione che dovrebbe corrispondere anche un canone annuo di 44 milioni per i primi 4 anni e di 78 milioni di euro per i successivi 21 anni. Inoltre è prevista anche la messa a disposizione gratuitamente della linea ferroviaria, delle stazioni, dei fabbricati tecnologici, del deposito della Magliana, degli apparati tecnologici dell’Atac e la cessione gratuita per 4 anni di 14 treni. La linea, secondo questo progetto, dovrebbe risultare ammodernata e garantire ai passeggeri una frequenza dei treni ogni 6 minuti.



ATHOS DE LUCA – Athos De Luca, consigliere capitolino Pd, in una nota riferisce che “Atac ha presentato un progetto che prevede un costo di 180 milioni e una frequenza di 4 minuti”. “Il ministero dei trasporti, il comune di Roma e Atac, presenti oggi, venerdì 18 dicembre, alla conferenza hanno espresso parere contrario, basato sostanzialmente sui costi rispetto alle opere e alle prestazioni previste”, spiega l’esponente dem: “non è stata prevista nel progetto, per esempio, la pedana di evacuazione lungo tutti i 28,791 chilometri della linea, pedana che è obbligatoria per legge per la metro e che classificherebbe quindi la Roma-Lido ad un treno”.



L’INTERESSE PUBBLICO – Secondo Athos De Luca, considerando questi elementi, verrebbe “meno l’interesse pubblico, un requisito essenziale per accedere ad un progetto di finanza proposto da privati”. “Di fronte ai pareri contrari, così netti e motivati espressi dal ministero dei trasporti, da Roma Capitale e dall’Atac, si pongono le condizioni per trovare un’intesa tra Regione e Comune per affidare le opere di ammodernamento della Roma-Lido all’azienda dei trasporti capitolini in base al progetto già presentato che ha un costo nettamente inferiore e con frequenze metropolitane”, chiarisce Athos De Luca.



IL RILANCIO DI ATAC - “Potrebbe rivelarsi un’opportunità per risolvere uno dei più rilevanti problemi della mobilità di Roma e rilanciare Atac come gestore di una linea moderna ed efficiente, remunerativa vista l'alto numero di passeggeri stimati tra i 60 e i 90mila al giorno”, sottolinea l’esponente politico che già all’indomani Dell’approvazione nell’Assemblea Capitolina della mozione che richiedeva un sollecito accordo tra Roma capitale e la Regione Lazio per cedere la Roma-Lido al Comune di Roma per la trasformazione in metro di superficie, aveva posto una serie di interrogativi sul progetto di finanza aperto tra la Regione e il gruppo Ratp Dev Italia, come esposto sul suo sito.



GLI INTERROGATIVI DI ATHOS DE LUCA

1) Quale è l’interesse pubblico in un progetto di finanza molto oneroso (219 milioni di contributo pubblico su 447, un canone annuo di 44 milioni per i primi 4 anni e 78 milioni per i successivi 21 anni), per l’Amministrazione che cede ai privati per 25 anni la linea più ricca e strategica di Roma con 60/90 mila passeggeri, laddove con la sola somma del contributo regionale di 219 milioni si potrebbe ridisegnare una metro a 3/4 minuti di frequenza, rispetto ai 6 minuti che garantirebbe un sensibile alleggerimento del traffico nella via del Mare?


2) Come è stato valutato il rapporto costi-benefici se a fronte di un contributo pubblico stimato attorno al 50% dell’intero costo, più i canoni annuali molto rilevanti, si otterrebbe un treno con frequenze di 6 minuti, mentre già oggi con le migliorie in corso si è già raggiunta una frequenza di 7 minuti?


3) Per quali ragioni non è stata inserita nel progetto la stazione di Tor di Valle che riveste un grande interesse trasportistico per l’utenza, anche in vista del possibile nuovo stadio di calcio?


4) Perchè non è stato possibile inserire nel progetto di finanza le altre linee regionali Roma -Viterbo - Giardinetti in difficoltà gestionali?


5) Inoltre andrebbe valutato se l’affidamento ai privati della Roma-Lido possa costituire un precedente di privatizzazione e una oggettiva delegittimazione a danno della più grande azienda di trasporto pubblico d’Italia: Atac sta affrontando uno sforzo di risanamento ed efficientamento, con un nuovo piano industriale e un affidamento del servizio pubblico a Roma per altri 6 anni, a cui si aggiunge un nuovo contratto di servizio da firmare con Roma Capitale. La concessione della linea a Roma Capitale e la sua trasformazione in Metro darebbe nuova fase e credibilità all’azienda Atac”.