Roma - La Roma-lido come anche tutti i servizi offerti dall’azienda ATAC, metro a e metro b ad esempio, come testimonia la tabella del sito registrano questa mattina forti ritardi. Nei giorni scorsi, domenica fra tutti, il dramma è sfociato in proteste agguerrite di cittadini e pendolari esasperati che non sopportano più di essere trattati senza un minimo di riguardo. Complice l’afa di questi giorni di luglio che è insopportabile soprattutto all’interno di vagoni più volte paragonati a carri bestiame, dove ci si ritrova ammassati, senza aria condizionata con i vetri dei finestrini spesso bloccati dai quali arriva sempre aria calda.
 

Cittadini che si trovano a soccorrere persone che svengono a causa del caldo infernale, donne e uomini anziani e di mezza età che affrontano situazioni al limite della decenza. Tutto questo disagio causato dallo sciopero dei macchinisti contro la direttiva dell’azienda di introdurre l’obbligo di strisciare il badge a inizio e fine turno e l’aumento di ore lavorative annue, che passerebbe dalle attuali 700 alle 950. E la revoca, a partire dal 1 ottobre, di tutti gli accordi sindacali stipulati dal 1962 a oggi. Ciò vorrebbe dire tagli salariali. Ma i cittadini si scagliano contro questo tipo di gestione e si chiedono perchè devono rimetterci loro in prima persona. Insomma situazioni insostenibili che sfociano purtroppo anche in aggressioni come nel caso di ieri. Un macchinista di 60 anni è stato colpito a calci e pugni all’altezza di Magliana, ed è stato trasportato in ospedale, riportando un leggero trauma. La violenza è sintomo di una pazienza che tracima ma alla quale non si dovrebbe mai arrivare. “Abbiamo oltrepassato il limite – ha detto Alessandro Neri, vicesegretario regionale di Faisa Confail - L’azienda non tutela i suoi dipendenti. Ora chiediamo l’intervento immediato del prefetto di Roma, Franco Gabrielli, al quale scriverò io stesso. Bisogna fermare subito il tpl capitolino, perché non ci sono più le condizioni di sicurezza per svolgere il servizio”. “Perché dobbiamo pagare noi per lo scontento dei macchinisti” dice un utente da facebook e certamente da aberrare la violenza tanto che un'altra utente dichiara: “Aggredire una persona è sbagliato. Stop”.

 

A prununciarsi sui disagi di ieri anche il sindaco Marino: “Io temo che si tratti di comportamenti individuali di singoli macchinisti, che danneggiano con il loro comportamento l’immagine dell’azienda e la vita delle persone. Questo, probabilmente, accade perché ho preteso che da poche settimane i macchinisti della metropolitana timbrino il cartellino in entrata e in uscita, così come fanno tutte le persone che nella nostra città vanno a lavoro la mattina e tornano a casa la sera. Per questo motivo, ho chiesto al dottor Micheli - il nuovo direttore generale dell’Atac, che ha la mia massima fiducia - di mettere in moto tutti gli strumenti necessari per scoprire la verità.”

 

Ma la situazione di disagio continua anche nella mattinata di oggi. La frequenza delle corse per la Roma-Lido si attesta ogni 30 minuti secondo il sito ATAC. Ma c’è chi rinuncia a prendere il servizio pubblico commentando mestamente: “ Son già 2 gg che prendo la macchina e lo farò per tutta la settimana con questo caldo l'avrei fatto comunque.” O chi ironizza: “ok, domani arrivano treni nuovi e corse ogni 7 minuti, sì sì”.