La Roma-Lido compie 90 anni: il 10 agosto 1924 il primo treno percorse la linea
10 agosto del 1924 quando il primo treno percorse la linea che collega Roma a Ostia. Oggi infatti ricorre una data importante per la Capitale e il suo Lido: sono trascorsi 90 anni dall'inaugurazione della Roma-Lido, una ferrovia voluta dall'ingegner Paolo Orlando come parte di un ben più grande progetto per dare a Roma, e ai romani, uno sbocco sul mare. Da quell’estate di novanta anni fa fu avviata una stagione di crescita per il litorale romano. E in quasi un secolo il ‘trenino’, com’è stata ribattezzata la Roma-Lido, ha accompagnato generazioni di romani dalla prima riscoperta del mare al boom del dopoguerra fino ai giorni nostri, rappresentando uno dei cardini della mobilità romana. Nato come collegamento veloce tra la città e il mare, ha saputo negli ultimi decenni affermare la sua spiccata vocazione come nuova linea metropolitana per la Capitale.
“E’ una caratteristica che sia Roma Capitale, attraverso la sua controllata Atac, che la Regione Lazio, proprietaria della linea, dovrebbero saper valorizzare ulteriormente attraverso opportuni investimenti per l'adeguamento tecnologico e del materiale rotabile”, afferma Omar Cugini, presidente CeSMoT - Centro studi sulla mobilità e i trasporti: “si tratta di interventi indispensabili per realizzare delle economie gestionali importanti e un miglioramento dell'offerta complessiva, anche alla luce dell'aumento di traffico che genererà la prossima realizzazione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle”, prosegue. Secondo Omar Cugini, parallelamente agli interventi di potenziamento occorre che “non vada perduta la memoria storica di questa linea e più in generale del trasporto pubblico romano”. Sebbene già da tempo sia stata fatta opera di conservazione del patrimonio storico al Polo museale Atac di Porta San Paolo, dove è esposto uno dei locomotori della Roma-Lido, non sono ancora ufficialmente in salvo le storiche carrozze del 1924 nonché il primo convoglio della metropolitana di Roma, risalente al 1954. “Auspichiamo quindi un piccolo sforzo da parte delle strutture competenti affinché non vadano perdute queste importanti testimonianze storiche”, conclude il presidente del CeSMoT.
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