Ostia – “Gentile Comitato, assicuro mio personale interessamento. Non mancherò di riferirne esito. Cordiali saluti Franco Gabrielli”. E’ questa la pronta risposta che il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha inviato ieri, mercoledì 15 luglio, al comitato di quartiere Acilia sud 2000, presieduto da Alessandro Claudio Meta, che in una lettera a lui inviata denunciava il ‘collasso del servizio sulla ferrovia Roma-Lido’, in particolare alla luce dei gravissimi disservizi che hanno caratterizzato la giornata del 14 luglio quando i pendolari, esasperati, hanno occupato i binari alla stazione di Porta San Paolo.


Questo il testo della lettera inviata martedì 14 luglio 2015 al prefetto dal presidente del comitato Acilia sud 2000:


“Signor Prefetto,


con la presente intendiamo sottoporre alla Sua competente attenzione il gravissimo stato in cui versa attualmente la ferrovia Regionale Roma-Lido di Ostia di proprietà della Regione Lazio, gestita da ATAC Spa in forza di un contratto di servizio. Per la Roma-Lido si può tranquillamente parlare di linea in autentico collasso, tenuto conto che, pur servendo un bacino di utenza di circa 400 mila abitanti, (da Ostia/Acilia fino al Torrino) dal 1° luglio ha improvvisamente diminuito le sue corse passando da una frequenza ogni 10/15 minuti a frequenze da 30 a 60 minuti. Tale disastrosa situazione sta danneggiando gravemente non solo le decine di migliaia di lavoratori che usano regolarmente in servizio, ma sta mettendo in ginocchio tutta l’economia del litorale, in piena stagione balneare. Inoltre ricordiamo che su questo quadrante c’è il parco di Ostia Antica, il parco archeologico più grande d’Europa.


A nostro giudizio, sbaglia chi ritiene che il crollo delle frequenze del servizio sia provocato da eventi inaspettati o straordinari. E’ invece conseguenza di precise responsabilità politiche e gestionali che riteniamo che la S.V. abbia il dovere di indagare ed accertare in quanto rappresentante del Governo, tutore dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché garante dei servizi pubblici essenziali. Ciò premesso, ecco i fatti. Da anni questo Comitato di Quartiere, unitamente ad altre associazioni volontaristiche di cittadini e pendolari, si batte per il miglioramento di questo servizio di trasporto indispensabile per consentire la mobilità dei cittadini sul quadrante di Ostia da/e verso Roma. L’ATAC ha sempre reso un servizio scadente e non in linea anche con gli standard delle linee Metro A e B. Regione e Comune hanno a più riprese promesso miglioramenti e potenziamenti, senza mai risolvere i problemi denunciati.



Le criticità denunciate dai cittadini riguardavano soprattutto due aspetti: 1) La carenza di macchinisti, che costringeva l’Azienda a ricorrere massicciamente allo straordinario per gestire il servizio “ordinario”. Quindi, in caso di rifiuto allo straordinario, l’ATAC cancellava senza preavviso numerose corse soprattutto nelle ore di punta; 2) la vetustà e il cattivo stato di manutenzione dei rotabili che erano pertanto soggetti a frequenti guasti. Proprio di recente (aprile/maggio 2015) l’Assessore Comunale alla Mobilità a l’ATAC avevano pomposamente annunciato alla stampa ed alla Commissione mobilità un nuovo programma di potenziamento che avrebbe dotato la Roma Lido, da luglio 2015, di ben 9 treni climatizzati (6 treni MA200 e 3 CAF spostati dalla linea B). Tali immissioni in servizio avrebbero dovuto regolarizzare le frequenze dei treni portandole a 7/8 minuti nelle ore di punta ed a 15 minuti nelle ore di morbida. (rassegna stampa all.1) Nonostante queste ennesime roboanti promesse, la realtà drammatica per i cittadini paganti è stata ben altra. Dal primo luglio la frequenza è crollata ogni 30/60 minuti. Solo il primo luglio si sono guastati ben 5 treni su 8. Inoltre l’ATAC, in piena stagione balneare, ha addirittura chiuso tre stazioni ad Ostia per mancanza di personale. Un evento che non si era mai visto. (Comunicazioni Assessore Improta – All.2) La situazione si è fatta subito incandescente anche sul piano dell’ordine pubblico. Ci sono state aggressioni, forti proteste dei cittadini paganti.



Oggi, 14 luglio, di fronte all’ennesimo inaccettabile disservizio, con treni ogni 50/60 minuti, centinaia di cittadini paganti sono scesi spontaneamente e pacificamente sui binari della Stazione di Porta S.Paolo, esasperati e sfiniti dopo una caldissima giornata di lavoro. Da anni questo CDQ ripete che la Roma lido è diventata un problema di ordine pubblico. Le sue inaccettabili inefficienze producono un incommensurabile disagio ad una larghissima fetta di cittadini paganti, provocando spesso delle reazioni che potrebbero essere molto pericolose. Noi non alimentiamo il nervosismo, però lo registriamo e chi ha responsabilità sull’ordine pubblico deve operare per rimuovere le cause di tanto nervosismo. E questo risultato si ottiene rimuovendo le cause dei disservizi e costringendo ATAC, Comune e Regione a fare il loro dovere fino in fondo. Non ci sembra che scaricare tutte le colpe sul personale sia la strada migliore. Ricordiamo che dal primo luglio le corse sono più che dimezzate. Vengono effettuate circa 70/80 corse giornaliere su 150/160 corse d’orario. Non era mai accaduta una riduzione di questo genere. Senza preavviso e senza spiegazioni.



Sul siti dell’ATAC si legge: ROMA Lido “forti ritardi”. Null’altro. Che nessuno ci racconti che è colpa di quella decina di macchinisti (non della Roma Lido) nei cui confronti l’ATAC ha promosso azione disciplinare. Un tale enorme disservizio non può essere solo colpa del personale. Il sindacato dei lavoratori trasporti (SUL)macchinisti, per contro, ha puntato il dito sulle gravissime carenze di personale e sulla vetustà dei treni, carenti per di più di una accettabile manutenzione.. Tali carenze, unite alle ferie turnificate, avrebbe prodotto questo drastico taglio delle corse, in particolare sulla Roma Lido. Sulla Roma Lido si parla di carenze di materiali che arriva addirittura al 70% / 80%. (All.3) Chi abbia ragione lo stabilirà lei, Sig. Prefetto. Di sicuro appare poco credibile la versione dell’ATAC e del Sindaco che scaricano tutte le responsabilità sul personale. Questo metodo ci sembra anche molto pericoloso, perché alimenta ulteriore astio della gente sulle persone con la divisa, con rischi molto elevati per l’incolumità delle persone. Nessun accenno, invece, ai treni che mancano, al personale carente da sempre, ed ai treni difettosi e fatiscenti. Nessuna traccia neppure dei 9 treni climatizzati promessi appena 2 mesi fa dall’Assessore e dall’ATAC. Silenzio completo. Silenzio anche da parte del proprietario della linea, la Regione Lazio.


Chi gestisce la sua linea (ATAC) effettua meno della metà delle corse programmate e la Regione non fa neppure un comunicato stampa. Cosa dovrebbe far l’ATAC per farsi sanzionare? Interrompere completamente il servizio? Insomma, Signor Prefetto, a noi non sembra che il tracollo della Roma Lido di questi giorni sia stato provocato da eventi imprevedibili, ma sia stato un fatto assolutamente previsto e prevedibile ed al quale il management aziendale e le competenti Amministrazioni avrebbero potuto e dovuto porre rimedio, per evitare di mettere in ginocchio l’economia della Capitale d’Italia. Si sarebbe potuto e dovuto prevedere una corretta manutenzione dei treni, con puntuale immissione di rotabili affidabili. Si sarebbe dovuto reclutare per tempo il personale di condotta treni invece di ricorrere al massiccio uso degli straordinari. Ricordiamo che nella primavera del 2014 l’ATAC aveva promesso che entro l’autunno 2014 sarebbero entrati in servizio sulla Roma Lido 20 nuovi macchinisti. Non ci risulta che questo sia avvenuto.


Insomma, nessuno si sofferma sulla gestione manageriale di questa Azienda che si è distinta per molte scelte tecniche sbagliate (vedasi la disastrosa scelta delle Frecce del Mare. Treni vecchi del 1980 ristrutturati e poi avviati alla demolizione per gravi difetti strutturali). Né qualcuno si sofferma sulla scelta di usare gli MA 200 sulla Roma Lido (treni acquistati per il Giubileo del 2000 per le linee metro, ma rivelatisi subito pieni di difetti). Nessuno che si soffermi sul fatto che l’ATAC non si preoccupa di chi non paga il biglietto. Nessuno riflette sul fatto che l’ATAC non fa quasi nulla per garantire la massima accessibilità ai disabili (spesso senza preavviso vengono spenti gli ascensori per mancanza di personale perché, nonostante gli annunci, non è mai stato attivato il controllo a distanza degli elevatori). Gli amministratori si sono preoccupati solo quando hanno sentito parlare dei una famosa Società straniera interessata alla Roma Lido.


Questa, invece, è forse l’unica cosa che non preoccupa i cittadini ed utenti della Roma lido, sfiniti dalle inaccettabili inefficienze dell’ATAC. Su una cosa, invece l’ATAC, il Comune e la Regione sono fortissimi: nell diffondere roboanti promesse (mai rispettate) sulla stampa. L’ultima bufala appena 2 mesi fa. Ma adesso la situazione è veramente drammatica. Il danno che si sta producendo alla cittadinanza è enorme. Il disservizio è totale. La mobilità sul X Municipio è in ginocchio. Quattrocentomila persone non possono avere un servizio di trasporto essenziale ridotto in questo stato. Ostia e l’entroterra non possono essere “sequestrate” ogni domenica da decine di migliaia di bagnanti che usano solo l’automobile, visto che il treno praticamente non esiste. Non è possibile che la Capitale D’Italia dia una così degradata immagine di sè al paese ed al mondo intero. Per questo chiediamo alla S.V., quale supremo rappresentate del Governo su questo territorio, di attivarsi con la massima urgenza nei confronti delle Aministrazioni competenti affinché, accertate le responsabilità di questo disastro, si pongano in essere tutte le misure necessarie per il ripristino della piena funzionalità di un servizio pubblico essenziale quale è la Ferrovia Roma-Lido. Con osservanza”.

Per il CdQ Acilia Sud 2000 Alessandro Claudio Meta”.