Ostia - Ratp Dev Italia S.r.l., unitamente a Cilia Italia S.r.l. e Architecna Engineering S.r.l., ha visto accolto oggi il proprio ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio della delibera della Giunta Regionale del Lazio n. 437 del 26 luglio 2016, con cui è stata valutata non fattibile la proposta spontanea di project financing per l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione e gestione dell’infrastruttura di trasporto ferroviario Roma - Ostia Lido.

Le società hanno contestato l’operato della Regione Lazio di aver respinto, senza aver richiesto al raggruppamento di imprese alcuna modifica e sulla base di erronee e infondate motivazioni, il progetto di ammodernamento completo e di trasformazione della linea esistente in una moderna metropolitana attraverso un intervento di rinnovo generale sull'infrastruttura, di adeguamento tecnologico e degli standard di sicurezza, oltre alla sostituzione dell’intero parco vetture senza la realizzazione di nuove opere che comportassero ulteriore carico urbanistico sul territorio.

“Noi siamo pronti. Finalmente potremo confrontarci con la Regione Lazio nel merito del nostro progetto - commenta Andrea Buonomini, responsabile Sviluppo RATP Dev Italia - e, ove ce ne fosse la necessità, migliorare lo stesso con eventuali nuovi informazioni o esigenze che, nei tre anni ormai passati dalla presentazione del primo progetto, fossero emerse. La nostra volontà è sempre stata quella di portare le migliori soluzioni tecnologiche e manageriali oltre alle esperienze fatte nel mondo al servizio della città di Roma, rivoluzionando una delle linee di pendolari più frequentata d’Italia, per mezzo di investimenti privati importanti e garantendo comunque un aumento significativo dell’occupazione attraverso il progetto più ambizioso mai presentato alla Regione Lazio, che tra l’altro garantisce un aumento significativo occupazionale. Fin dal momento della presentazione era sempre emersa la volontà da parte della Regione Lazio di andare avanti e di indire la gara, poi come un fulmine a ciel sereno c’è stata la bocciatura. Per questo - conclude Buonomini - non possiamo che essere soddisfatti che il Tar abbia riconosciuto le nostre ragioni e la bontà del nostro progetto ridando la speranza ai cittadini che le cose possano cambiare”. L'iter della proposta