Ostia – Anche stamattina corse saltate sulla Roma-Lido. La consueta ‘odissea’ – treni strapieni che non riescono ad accogliere tutti i pendolari in attesa sulle banchine delle stazioni da intere mezz’ore – è andata ‘in onda’ dal primo mattino. Un vero delirio, torna a denunciare Alessandro Claudio Meta, presidente del comitato di quartiere Acilia sud 2000. Ieri il comitato ‘Sos soccorso cittadino’, raccogliendo le lamentele e i disagi degli utenti per le continue soppressioni dei treni, era tornato a sottoporre il problema all’attenzione del sindaco di Roma, Ignazio Marino, e al presidente del municipio X, Andrea Tassone, ai quali ha inviato una lettera aperta.  

E adesso a intervenire su un problema che, a quanto pare, sembrerebbe di ‘impossibile soluzione’, è il Codacons che si è rivolto al presidente della Commissione capitolina per l’analisi dello stato dell’economia romana e per la tutela dei consumatori, Alessandro Onorato, segnalando disagi e disservizi sulla linea ferroviaria che collega Ostia con la Capitale.

“Rispondendo il servizio pubblico essenziale ad un bisogno della collettività, esso non può subire interruzioni né essere erogato saltuariamente o episodicamente”, scrive il vicepresidente Codacons Giovanni Pignoloni nella lettera:  “Orbene, entrambi i principi si considerano ripetutamente violati ogni giorno nella tratta ferroviaria Roma-Lido.  Disagi e disservizi che sfigurano la capitale e che pongono i cittadini, residenti e non, nella difficile condizione di dover giustificare quotidianamente i propri ritardi nell’espletamento delle proprie mansioni quotidiane”.  L’associazione cita alcuni recenti episodi avvenuti sulle linea in questione:

“Ieri, in data 5 marzo 2014, alle ore 6.45 all’incirca, nella stazione di Acilia una molteplicità di utenti/viaggiatori in possesso di valido titolo di viaggio, hanno potuto riscontrare un ritardo nella corsa in direzione Roma, tale da rendere irrefutabile l’idea che non si trattasse di un mero ritardo ma di una vera e propria corsa non effettuata. Nell’arco della stessa giornata, all’incirca intorno alle ore 13.30, ulteriori ritardi si sono verificati nella medesima linea ferroviaria, questa volta da Roma in direzione Ostia. Precisamente, gli utenti hanno potuto verificare che i motivi che rallentavano il servizio pubblico, questa volta, fossero da ravvisare in un guasto alle porte del convoglio che impedivano, così, la partenza. Ma disagi e disservizi sono all’ordine del giorno. I ritardi arrecati non solo rallentano i programmi di ogni singolo individuo ma generano anche stati psicologici e fisiologici alterati, a causa del faticoso tentativo di condurre una vita senza ostacoli.  Peraltro, a seguito di una corsa mancata si raddoppia l’utenza da smaltire tale da sovraccaricare il convoglio con il doppio, o il terzo, delle persone che potrebbe per legge trasportare. Dunque, uno scenario raccapricciante, di gente più giovane e meno giovane colta in malore a causa di convogli, peraltro fatiscenti, in ritardo”. L’associazione ha dunque chiesto al presidente Onorato di voler procedere ad un adeguamento agli standard qualitativi e di efficienza, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, nel rispetto dei diritti fondamentali dei consumatori. 

  

Ed ecco la replica del capogruppo capitolino della Lista Marchini e   Presidente della Commissione capitolina speciale per la Tutela dei  Consumatori e lo stato dell'economia Alessandro Onorato:  "Il Codacons ha ragione: il sindaco intervenga. Sono   mesi che denunciamo i crescenti disagi che fanno della Roma-Lido una   vera e propria via crucis per i pendolari".  "Proprio una settimana fa – aggiunge Onorato – abbiamo tenuto una   seduta della commissione cui hanno partecipato l'assessore alla   Mobilità Guido Improta, i dirigenti di Atac, diversi comitati di   quartiere e  le associazioni dei consumatori. L'assessore ha garantito   una serie di interventi che ad oggi rimangono ancora sulla carta e sui   quali continueremo a vigilare. Ha promesso 20 nuovi capitreno a   partire da maggio che permetteranno di intesificare la frequenza delle  corse. È evidente però che la Roma-Lido continua a essere una tratta   di secondo piano rispetto alle linee A e B della metropolitana.   L'assenza di investimenti, il personale dirottato altrove, il   contratto di Atac con la Regione Lazio costantemente disatteso e la   mancanza di impegni per l'acquisto di nuovi treni e per il   potenziamento delle sotto stazioni sembrano quasi un preludio   dell'intenzione di lasciare ai privati la competenza sulla tratta.   Continuiamo a credere che il Comune debba acquisire la linea dalla   Regione Lazio, proprietaria della tratta, per essere obbligato così ad   adeguare la qualità del servizio e le frequenze delle corse agli   standard delle linee A e B", conclude Onorato.