Sel: “No all’accorpamento dei municipi”
Roma - La commissione riforme istituzionali ha confermato i nostri sospetti a proposito dell’ipotesi di accordo, ad esclusione di Sinistra Ecologia Libertà, in merito alla nuova definizione dei confini territoriali necessaria per la riduzione da 19 a 15 dei Municipi di Roma Capitale. Lo dichiarano Maria Gemma Azuni e Massimo Cervellini, Sel.
Secondo i due esponenti politici, l’asse Pdl-Udc-Pd avrebbe infatti prodotto una ipotesi di accorpamento piuttosto confusa, soprattutto frettolosa, per nulla condivisa con i territori e i municipi coinvolti, e poco interessata al vulnus del problema: le funzioni e i poteri delle articolazioni territoriali di Roma Capitale.
“La capitale infatti esce svilita da tutta questa vicenda. Le riforme previste dai decreti su Roma Capitale sono state evidentemente poca cosa di fronte al decisionismo del Governo e del Parlamento che, in aperto conflitto con l’autonomia riservata dal Testo unico agli enti locali, riduce d’imperio il numero dei Municipi”.
“Un’invasione di campo insopportabile, tanto più se condotta contro Roma Capitale, che dovrebbe disporre di spazi ben più ampi di autonomia, rispetto agli altri enti locali. Per questo continuiamo a sostenere, con il nostro partito, la posizione che ha sempre contestato la violazione del principio di autonomia degli enti locali”, spiegano.
“Non ci interessano gli accordi di partito dell’ultima ora e, orgogliosamente rispettosi delle comunità municipali, auspichiamo che si trovi sempre e comunque la strada per il confronto, l’analisi e lo studio delle peculiarità territoriali e delle novità normative, talmente numerose e importanti che avrebbero meritato ben altro esito”.
“Chiediamo ancora una volta, alla maggioranza che sostiene il governo Monti, un ripensamento e ai gruppi politici presenti in assemblea capitolina di avanzare una richiesta di proroga, affinché le decisioni sui municipi possano essere prese successivamente all’approvazione della proposta di legge sulle nuove autonomie locali da anni dormiente”.
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