Municipi, Santori: “No alle poltrone in più, ma risorse e decentramento”
Roma - “Il nuovo Statuto di Roma Capitale, in discussione in aula Giulio Cesare, prevede di portare a 6 il numero degli assessori municipali e la mia proposta di emendare l’articolo 27 perché rimangano 4, come oggi, è stato respinto dalla Commissione preposta senza alcuna motivazione”. Lo dichiara in una nota il consigliere di Roma Capitale Fabrizio Santori, che aveva proposto di emendare l’articolo 27 del nuovo Statuto di Roma Capitale sull’ordinamento dei Municipi.
“Nonostante l’apprezzamento per il lavoro della Commissione e pur sapendo che 6 è il numero previsto per le città metropolitane, mi domando come mai Roma Capitale debba essere l’unico ente che aumenta le poltrone anziché diminuirle, sprecando risorse e professionalità in rivoli inutili, quando invece ai Municipi serve ben altro. Prima di tutto le risorse e le competenze, perché è solo così, e non certo con le cariche inutili, che si realizza il vero decentramento”.
“Il mio emendamento è stato respinto senza motivazione – insiste Santori – ma si tratta di una questione importante che non deve essere sottovalutata e a questo proposito sto valutando l’ipotesi di lanciare un segnale forte per un atto fondamentale destinato a costituire l’anima dell’ente. E’ assurdo che si vada compiendo un enorme sforzo per diminuire il numero dei Municipi d XIX a XV, e poi si aumentino gli incarichi di governo. E’ importante ribadire la necessità di avere un’amministrazione trasparente, agile ed efficiente. Un meccanismo nuovo, che potrà funzionare solo se libero dalle catene della burocrazia, dei timbri e della moltiplicazione superflua degli uffici e della cariche”, conclude Santori.
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