‘No disagio’, contro gli ostacoli all’occupazione giovanile
Roma – L’Art. 4 della Costituzione italiana riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e di conseguenza prevede che le Istituzioni debbano promuovere le condizioni che rendano effettivo questo diritto. In questo periodo allarmante di crisi economica, che ha colpito anche la Capitale, il progetto presentato in Campidoglio intende, attraverso la creazione di una rete integrata territoriale e con l’obiettivo di stimolare la persona all’autonomia piuttosto che alla dipendenza dai Servizi Sociali, promuovere quattro corsi per la formazione di personale qualificato, fornendo ai partecipanti le conoscenze di base ed i necessari attestati per poter operare negli ambiti inerenti la tipologia del corso.
Esecutori del progetto, promosso dalla Società Cooperativa Sociale a.r.l. Auspicium e rivolto a tutti i cittadini italiani e comunitari, sia maschi che femmine in possesso dei requisiti previsti dai singoli corsi, sono il Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali, il Dipartimento Attività Economico-Produttive Formazione e Lavoro, i C.O.L. Gli utenti, in tutto 90, saranno selezionati, con particolare attenzione ai casi di maggiore disagio, dai C.O.L. (Centri orientamento lavoro) dei municipi Roma 7 (ex 9 e 10), Roma 13 (ex 18), Roma 14 (ex 19) e Roma 15 (ex 20), nei quali si avvierà in maniera sperimentale il progetto, che durerà 12 mesi con inizio dal 29 aprile scorso.
Le modalità di iscrizione saranno diffuse a breve: le informazioni relative potranno essere apprese tramite questa pagina (Home page del portale di Roma Capitale) o attraverso il portale web del Dipartimento Attività Economiche – Produttive, Formazione e Lavoro di Roma Capitale. Il numero dei disoccupati a Roma è, nel 2012, aumentato in percentuale del 13%. È allarme soprattutto tra i giovani, più del 36% dei quali è disoccupato o in cerca del primo impiego. I sociologi li chiamano “Neet” - not in education employment or training - ovvero “under 30”, per la maggior parte donne, che non studiano e non lavorano. La mancanza del reddito addolora la persona che non può provvedere ai suoi cari, o semplicemente ai più elementari bisogni della propria identità di adulto. In questi anni il fenomeno ha assunto la connotazione di un vero e proprio problema sociale creando una grave anomalia nel sistema della convivenza civile.
Alle Istituzioni spetta quindi adottare iniziative e attuare politiche mirate a sviluppare ulteriormente strumenti aggiornati o che addirittura anticipino le esigenze del mercato del lavoro in termini di competenze. In questo senso si muove il progetto di contrasto al disagio sociale illustrato nella conferenza stampa che si è svolta in Campidoglio alla presenza del sindaco Gianni Alemanno, di Giordano Tredicine, presidente della Commissione Politiche Sociali e Famiglia di Roma Capitale, e di Ester Mieli, portavoce del Sindaco. Migliorando la risposta dei sistemi di istruzione e formazione e proponendo interventi immediati e concreti, si facilita la possibilità di trovare o mantenere un lavoro. Questo l’obiettivo del progetto “No disagio”, mirato alla diminuzione degli ostacoli che favoriscono la disoccupazione nel territorio di Roma Capitale.
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