Si è tenuto oggi, presso la Sala Confcooperative in via Torino 146, un incontro in vista della nascita del nuovo Partito della nazione. All’evento, organizzato da Alessandro Onorato, capogruppo Udc del Comune di Roma, ha partecipato il leader nazionale dell’Unione di Centro On. Pier Ferdinando Casini.  Il tema principale è stato il ricambio generazionale. Nel pomeriggio dieci giovani hanno illustrato idee e progetti per il nuovo partito: il bisogno di legalità e meritocrazia, la costruzione di un’identità moderna e riformista, la necessità di introdurre nuove regole insieme a considerazioni sulla legge elettorale.Tra gli interventi i più significativi sono stati quello di una giovane macchinista Atac sull’ipotesi di un nuovo simbolo da dare al partito, quello di un liceale di di 17 anni che ha presentato una sua ricerca – svolta su un campione di 200 compagni di scuola - su come i ragazzi vivono la politica e quello di un’impiegata di 32 anni su come la meritocrazia sia l’unico modo per raggiungere l’efficienza. Prima dell’intervento di Alessandro Onorato e delle conclusioni del Presidente Pier Ferdinando Casini hanno preso la parola Stefano Commini, Presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Lazio, e Angelo Paletta, consigliere dimissionario Pdl nel XIII Municipio. “C’era bisogno – ha detto Alessandro Onorato nel suo intervento - di mettere l’accento sul tanto agognato, acclamato e mai realizzato ricambio generazionale perché credo che debba essere uno dei punti qualificanti del nuovo Partito della Nazione. E la partecipazione del Presidente Casini dimostra tutta la sua apertura e sensibilità per questo tema”. “Anche se poi – ha spiegato Onorato - più che di ‘ricambio’ bisogna puntare su un vero ‘patto’ fra le generazioni. Un confronto aperto in cui i giovani possano portare la loro necessaria incoscienza, la voglia di fare, gli ideali e le pressanti necessità, mentre i meno giovani potranno contribuire trasmettendo i valori di riferimento, le basi dell’identità da cui partire e, ovviamente, l’esperienza, ma anche a quella benevolenza che molte volte viene meno”. “Il punto d’incontro – continua il capogruppo Udc – deve essere la ferma volontà comune di offrire al Paese un’alternativa politica che sia in grado di far fronte al quadro desolante che la società attuale ci offre, puntando sulla meritocrazia, sulla legalità, su regole certe ed eque, sulla partecipazione e il radicamento sul territorio. Dobbiamo ripartire dai giovani come spinta nella costruzione di un partito che sia sempre più a misura di cittadino”.