Scuola, ritorno in aula per oltre 520mila ragazzi romani
Roma – Tra vecchie e nuove polemiche. E tra problemi vecchi e nuovi questa mattina la campanella ha suonato per 735.000 studenti del Lazio, 520.000 nella sola provincia di Roma. In provincia saranno 57.606 i bambini delle scuole d'infanzia statali ad iniziare l’anno scolastico, 178.000 delle elementari, 111.943 delle medie e 172.910 delle superiori. A caratterizzare questo inizio d’anno, che si concluderà il 7 ed il 28 giugno del 2014 per le scuole dell’infanzia, la protesta dei docenti del Coordinamento precari scuola che dopo aver manifestato lunedì pomeriggio a piazza Montecitorio in concomitanza con il consiglio dei ministri su scuola, università e ricerca, oggi si ritroveranno alle 15 davanti al ministero dell’istruzione in viale di Trastevere. Gli insegnanti chiedono ‘il ritiro dei tagli effetto della riforma Gelmini e le assunzioni a tempo indeterminato su tutti i posti liberi e vacanti in organico di fatto e di diritto’.
Nel frattempo continuano ad arrivare le convocazioni per il conferimento degli incarichi annuali a docenti e personale scolastico. La settimana scorsa il personale Ata ha riscontrato disagi, con momenti di tensione, in relazione agli interventi di modifica a causa delle operazioni di nomina prolungate fino alle 2.30 di notte. I docenti precari proseguono nelle loro proteste per il ‘numero esiguo rispetto alle reali esigenze’ di immissioni nel ruolo. Per le famiglie, disagi in vista per l’impossibilità per tutti i bambini del tempo pieno e, a Ostia antica, per la mancanza di una scuola materna. Nel municipio X sono circa 1.700 i bambini delle scuole per l'infanzia fuori dalle liste d'attesa. Riapre, però, la scuola di via Agatarco, a Casalpalocco.
E’ proprio a Ostia antica che prosegue la mobilitazione dei genitori costretti a infiniti disagi, e a molte spese, per la scuola privata. “Tutte le famiglie, tranne quelle che sono riuscite a trovare posto in una scuola comunale chissà quanto lontana dalle abitazioni o si sono accontentate degli ultimi posti rimasti vuoti a tempo antimeridiano nelle scuole statali, sempre in chissà quali quartieri non perchè in quelle scuole statali i bacini d'utenza siano aperti, ma solo perché nessuna scuola può rimanere con i posti vacanti”, si sfoga una mamma: “la verità è che le difficoltà sono infinite. Siamo sempre in viaggio: a Ostia antica -Saline, circa l'80% delle persone che ci vivono sono coppie giovani con figli in età prescolare... Che magari pagano un mutuo o l'affitto e che magari hanno un figlio più grande che necessita di libri e materiale scolastico. E si trovano anche ad essere obbligate a pagare rette costose in scuole private... Scandaloso! Non avendo strutture siamo costretti ad ‘emigrare’. Se siamo fortunati e non ci sbattono la porta in faccia troviamo posto… Oppure paghiamo!”, conclude la signora che appartiene al gruppo di genitori 'Zona franca - Bambini senza scuola materna e senza bacino d'utenza'. Oggi alle 12.30 commissione scuola in municipio: all'ordine del giorno, tra gli altri argomenti, i raid vandalici e i furti ai danni delle scuole del territorio.
Positivo l’atteggiamento dell’assessore capitolino alla scuola, Alessandra Cattoi: “Finalmente c’è un’inversione di tendenza rispetto al passato perché la scuola torna a essere in cima alle priorità per il Paese. Dopo i 400 milioni stanziati lunedì dal governo, arriva oggi (ieri, ndr) una buona notizia anche dalla Regione. Il presidente Nicola Zingaretti ha annunciato un investimento di 131 milioni sull'edilizia e sulla manutenzione scolastica, sul diritto allo studio e sulla formazione professionale per le scuole del Lazio, triplicando anche le risorse per la scuola dell’infanzia che arrivano a 1,5 milioni. Esprimo un particolare apprezzamento per lo stanziamento pari a 11,5 milioni per le mense e i trasporti a Comuni e Province, segno tangibile dell’attenzione per i bisogni concreti dei bambini e delle famiglie. La scuola deve essere sempre al centro delle scelte strategiche della pubblica. amministrazione”, sottolinea l’assessore Cattoi. Il delicato tema della scuola d’infanzia è stato al centro dell’intervento del vicepresidente della Regione, Massimiliano Smeriglio, che ha detto stop alle classi pollaio in questi istituti. “Siamo impegnati nell'attività legislativa di riforma del sistema del diritto allo studio e da subito lavoreremo per la modifica, da qui al prossimo anno, della norma inserita nella legge finanziaria della giunta Polverini che istituisce le classi pollaio per la scuola dell'infanzia”, ha detto Smeriglio.
E con l’inizio delle scuole oggi si è ripresentato in tutta la sua drammaticità il problema del traffico. Al momento
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