Roma – Sembrava di essere ad un passo dalla svolta epocale. Era infatti nell’aria, anche nelle Assemblee Nazionali tenutesi al Sun di Rimimi, la consapevolezza che  la soluzione trovata dal Ministero dell’Economia  con la cessione delle aree demaniali marittime da parte del Governo, avrebbe risolto molti problemi, se non tutti, del comparto  turistico balneare. Ma non è così: nella Legge di Stabilità 2013 la questione del demanio marittimo non viene menzionata. Così il Presidente di Federbalneari Italia, in una nota inviata al Sottosegretario Baretta, non nasconde l’insoddisfazione per la mancanza del provvedimento nella prima versione della Legge di  Stabilità,  facendosi portavoce dei malumori dell’intera categoria. Ma c’è ancora una strada da percorrere per trovare una soluzione che risolva gli annosi problemi che hanno portato il comparto turistico balneare in crisi, frenandone la crescita fino al declino: gli emendamenti.  Con questo presupposto Federbalneari Italia si è rivolta oggi al Governo chiedendo al Vice Premier Alfano di far approvare  gli emendamenti contenenti il nuovo testo salva balneari.

 

Spiega il Presidente Papagni: “Tale documento dovrebbe aprire la strada della risoluzione di alcune questioni, in primis, quella della sdemanializzazione. Il testo dovrebbe potrebbe consentire, successivamente, l’attuazione dell’ipotesi già discussa con il Ministero dell’Economia, ovvero quella di dividere l’area commerciale, sdemanializzandola per concedere la vendita, e lasciare demaniale la parte di spiaggia con il relativo affidamento in evidenza”. Per realizzare ciò è opportuno che il Governo si relazioni con la Commissione Ue in modo da definire insieme la soluzione  in uniformità con i principi dell’Ue e senza creare ulteriori attriti  con la leggi comunitarie. A tal fine Federbalneari Italia  ha inviato una lettera all’On. Roberta Angelilli chiedendo di effettuare  una prima verifica in sede UE per l’ipotesi della sdemanializzazione.