Anziani e pensionati contro l’Inps: non spedirà più Cud e Obis M ma li obbligherà a usare il pc
Roma – D’ora in avanti pensionati e anziani saranno “costretti” a utilizzare il computer per richiedere il modello Cud per presentare la dichiarazione dei redditi attraverso una complessa procedura telematica che richiede comunque l’uso del pc.
E scoppia la polemica.
«Non si possono scaricare i costi della spesa pubblica sui pensionati, facendo loro mancare un servizio doveroso ed insostituibile. Molti anziani non sono pratici del pc o non lo possiedono affatto. Anche il modello Obis M, nel quale vengono specificate e analizzate le voci che compongono la pensione non sarà più inviato per posta, ma sarà scaricabile solo tramite il sistema informatico Inps. E’ assurdo che i pensionati non ricevano più direttamente nessuna notizia che riguarda l’assegno di cui godono”.
«Questo modo di operare – prosegue Palazzi - è peraltro unilaterale e non concordato con le organizzazioni sindacali, reca danni ai pensionati che saranno costretti magari a pagare per avere un servizio che prima era gratuito. Inoltre verranno scaricati altri oneri fiscali e burocratici sulle nostre strutture assistenziali, quali Caaf Confartigianato e patronato Inapa, che svolgeranno come sempre un ruolo fondamentale a sostegno dei pensionati, ma rischiano la paralisi degli uffici per sovraffollamento”.
“Speriamo”, conclude il presidente dell’Anap - che in tempi brevi l’Inps torni a concertare con tutte le forze sociali temi ed operazioni cosi rilevanti e che si possa trovare una soluzione che vada a favore dei pensionati e degli anziani».
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