Roma - E’ in corso una maxi operazione della polizia stradale che in tutta Italia ha portato alla radiazione di oltre 10.000 veicoli intestati a persone fittizie o prestanome e utilizzati dalla criminalità per la commissione di reati.


L’operazione ha consentito di individuare oltre 150.000 auto che risultano intestate a 14.000 presunti prestanome. Si tratta di vetture di grossa e piccola cilindrata, tra cui Rolls Royce e Ferrari, oltre a veicoli commerciali che, essendo intestati in maniera fittizia, consentono di commettere reati permettendo di sfuggire ad ogni forma di controllo o sanzione. Secondo quanto emerso dalle indagini della Polizia Stradale, tra gli intestatari fittizi delle autovetture, alcuni risultano essere nomadi, persone decedute e “senza tetto”.  In aggiunta a questi anche alcuni pregiudicati ed affiliati alla criminalità organizzata che, attraverso l’intestazione fittizia, “facevano business” oltre a rendere un “servizio” per agevolare la commissione di reati.


L’operazione “Ghost car” ha messo in evidenza che nell’anno 2012 oltre il 70% dei veicoli fittiziamente intestati (107.402) fosse privo di copertura assicurativa. I veicoli “fantasma” potevano circolare senza pagare i pedaggi autostradali, le contravvenzioni e soprattutto potevano eludere i controlli delle forze dell’ordine quando venivano utilizzati per commettere anche gravi reati. Alcuni di questi risultano essere rimasti coinvolti in gravissimi incidenti stradali, come quello avvenuto nell’ottobre del 2011 in cui tre giovani persero la vita schiacciati contro il pullman del Torino Calcio.


I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 presso la sala conferenze “Prisco Palumbo” della Questura di Roma in via di San Vitale 15, ed alla quale interverranno il direttore della polizia stradale nazionale Vittorio Rizzi ed il comandante del compartimento polizia stradale di Roma Stefano Bastreghi. Saranno altresì presenti il presidente dell’ Aci Angelo Sticchi Damiani, Maurizio Vitelli del ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il direttore generale Ania Dario Focarelli.


Dopo mesi di indagini e di verifiche incrociate la polizia stradale ha così potuto concludere una importante operazione sulle intestazioni fittizie di veicoli grazie ad un nuovo ed efficace strumento normativo ed una capillare attività su tutto il territorio nazionale. 
Il fenomeno dell’intestazione fittizia di veicoli costituisce un grave illecito, spesso premessa di attività criminose. Con l’introduzione dell’articolo 94 bis (legge 120/2010), fortemente richiesta dal Servizio Polizia Stradale, il Codice della Strada prevede ora la cancellazione d’ufficio dal Pubblico Registro Automobilistico e dall’Archivio Nazionale dei Veicoli, a richiesta degli organi di polizia stradale, dei veicoli di cui sia stata accertata in via definitiva l’intestazione fittizia.


Si applica la sanzione amministrativa da euro 527,00 a euro 2.108,00 a carico di chi ha richiesto, anche come intermediario, o ottenuto l’intestazione fittizia di un veicolo. La stessa sanzione si applica a chi effettivamente esercita i poteri del proprietario ed ha la disponibilità effettiva del veicolo (il c.d. proprietario dissimulato) e ad ogni altra persona che lo detiene, cioè ne abbia la materiale disponibilità come mero utilizzatore. Ad avvenuta cancellazione, in caso di circolazione, è prevista una sanzione pecuniaria da 419,00 a 1.682,00 euro ed il sequestro finalizzato alla confisca.

Le indagini sono state coordinate dal servizio polizia stradale e condotte dalle squadre di polizia giudiziaria dei 19 compartimenti sull’intero territorio nazionale rapine e furti nelle abitazioni; reati finalizzati alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti reati finalizzati all’induzione e sfruttamento della prostituzione; furti di carburante presso aree di servizio; incidenti stradali con fuga ed omissione di soccorso; possesso di documentazione assicurativa falsa; violazione della legge sull’immigrazione; frodi fiscali; insolvenze fraudolente in danno di concessionari autostradali.