Roma – Grazie un controllo più stringente la polizia postale ha registrato quest’anno  un aumento degli arresti. Il bilancio del 2012 relativo al contrasto alla pedopornografia ha infatti portato a 7 arresti, 2 in più dell’anno precedenti.

 

Tra questi casi si segnala un caso di pornografia minorile virtuale nel quale un uomo italiano è stato trovato in possesso di numerose foto di donne in atteggiamenti sessuali al cui vero volto era stato sovrapposto quello della propria nipote di 13 anni.

 

 

 

Le denunce più frequenti, per le quali la polizia postale ha effettuato 22 arresti, di cui 7 per reati concernenti la pedopornografia, riguardano questo reato: sono state 410 denunce. Sono stati effettuati 84 perquisizioni locali e personali; 18.000 monitoraggi su siti web in ambito di pedopornografia on-line, hacking e phishing.

 

Sono poi stati oscurati  22 siti e un'emittente televisiva sequestrata. Condotte 115 perizie tecniche su materiale informatico sequestrato dalla polizia postale ma anche dalla Digos, squadra mobile e commissariati; 1.800 controlli effettuati davanti agli uffici postali.

 

Le denunce più frequenti riguardano le frodi nel commercio elettronico, la clonazione delle carte di credito e di debito, il phishing e le diffamazioni sui social network. Consistente il fenomeno di estorsione di denaro in danno di utenti del web.

 

 

Non va, inoltre, sminuito il fenomeno di estorsione di denaro ai danni degli utenti del web, come detto sopra. Si può affermare, come testimoniano 10 denunce, purtroppo in

aumento nel 2012, che l’estorsione corre sul web. In particolare iscritti a social

network c/o a forum di incontri sui web, che non hanno alcun rapporto  di amicizia,

per vari motivi si scambiano foto c/o filmati che li ritraggono in particolari

atteggiamenti.

 

 

 

Successivamente, uno degli interiocutori chiede del denaro all’altro, minacciandolo, in caso contrario, di pubblicare on line la foto del video.

 

 

Va evidenziata la prima attività investigativa che ha fatto luce sul fenomeno dello Smishing, versione più recente  del Phishing,  dedicato però ai telefoni di nuova generazione verso cui venivano  inviati migliaia di sms che rinviavano ad un sito trappola.

 

 

 Nell’ Operazione smartphone sono stati arrestati 5 soggetti a  Roma e Pescara, eseguite '15 perquisizioni locali, ed è stato oscurato un sito aperto per rubare i dati degli utenti e far confluire il denaro sporco ad  una  sofisticata apparecchiatura (una gsm box) capace di inviarc 300 sms al minuto.

 

 

 

Un'altra attività investigativa di rilievo è stata l "Operazione true", svolta insieme alla Polizia Postale di Pescara e legata al fenomeno delle ridejussioni false.

 

 

La banda, utilizzando il nome di noti istituti di credito e falsi siti web, concedeva false fidejussioni a garanzia di enormi capitali. 9 gli arrestati, tra Lazio (il principale organizzatore arrestato era nella capilale in un luogo che i malviventi chiamavano "il fortino", perché era protetto da telecamere e  recinzioni), Abruzzo, Liguria Emilia e Lombardia, sequestrato anche il sito www.confidimutualcrcdito.it.

 

 

Tra le vittime dell'organizzazione criminosa, banche, enti istituzionali e squadre di calcio.