Roma - Accesso abusivo ai sistemi informatici in uso alle forze di polizia e divulgazione di informazioni sottoposte a segreto sono i reati contestati dalla procura della Repubblica di Roma a F.L.L.C, assistente capo della polizia di stato in servizio presso la Direzione centrale dell’immigrazione.

 

 

 

 

Il poliziotto è stato arrestato questa mattina dalla squadra mobile della questura di Roma a seguito di un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il tribunale di Roma.

 

 

 

 

Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, il poliziotto è ritenuto responsabile di aver effettuato numerosi accessi al sistema di indagine delle forze di polizia comunicando gli esiti, a fronte della corresponsione di somme di denaro, ad alcuni titolari di agenzie di investigazione privata della capitale.

 

 

 

Nel tempo aveva coinvolto anche un altro appartenente alla polizia, l’assistente capo M.L.B., in servizio presso la questura di Roma, nei cui confronti è stato emesso, invece, un provvedimento di obbligo di firma.

 

 

 

 

 

La Squadra Mobile ha perquisito anche la sede di una nota agenzia di investigazioni  il cui titolare, che “commissionava” le varie richieste ai poliziotti, è stato sottoposto al provvedimento degli arresti domiciliari, mentre il responsabile di un’altra agenzia di investigazioni è stato sottoposto all’obbligo di firma.