Roma - Con la crisi economica aumenta il numero di cittadini che frugano nei cassonetti della spazzatura alla ricerca di indumenti e di cibo. Oramai a Roma sempre più spesso si assiste a questo spettacolo triste, incivile e indecoroso, di uomini, donne e bambini, sia italiani che stranieri, intenti a rovistare nei rifiuti, nella speranza di trovarvi avanzi di cibo, indumenti dismessi o altri oggetti utili a combattere la povertà dilagante – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Il fenomeno non riguarda più solo i rom, ma si è esteso al ceto medio, ed è in pericolosa ascesa rispetto agli anni passati. I vigili urbani e le forze dell’ordine assistono a tali episodi ma non intervengono, anche quando avvengono sotto i loro occhi. Una città civile e attenta ai bisogni di tutti, specie dei più poveri, non può permettere che nel 2013 si assista ancora a tali scene, che oltre a rappresentare una forma di degrado inaccettabile potrebbero oltretutto configurare veri e propri reati, sul fronte della violazione della privacy e della sottrazione di beni altrui. Senza contare i rischi sul piano sanitario – prosegue Rienzi – Per questo abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura di Roma e una diffida a Roma Capitale, affinché siano predisposte le misure necessarie, a partire da interventi delle forze dell’ordine, per evitare comportamenti degradanti e pericolosi legati ai rifiuti. Il Comune deve fornire assistenza alle persone bisognose, aiutando i più poveri a vivere degnamente e a non ricorrere alla spazzatura altrui per sopravvivere – conclude il Presidente Codacons.