Ragozzino, Sel: “Colonia felina a Torre Argentina:sì ad una soluzione ragionevole”
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Roma – “E' veramente sorprendente il tono stentoreo e da "Crudelio Demon" che l'archeologo ed ex presidente del consiglio superiore dei Beni culturali Andrea Carandini ha utilizzato per intervenire pubblicamente sulla questione della colonia felina costruita abusivamente sui resti del tempio D dell' area sacra di Torre Argentina a Roma”, dichiara Leonardo Ragozzino, responsabile cultura Sel area metropolitana di Roma e vice-coordinatore Sel del municipio XIII.
“Un conto è ragionare concretamente sulle tante superfetazioni che spesso occultano o effettivamente degradano i beni architettonici e culturali e il paesaggio della Capitale, questione che richiederebbe un piano straordinario di mappatura ed intervento secondo le priorità, un altro conto è inveire contro una innocua colonia felina per rinforzare la polemica nei confronti del Sovrintendente Broccoli, reo di non aver sanato ancora la situazione, magari con una deportazione forzata dei quadrupedi”, spiega Ragozzino.
“L'associazione di volontari tra l'altro attira tantissimi turisti che visitano con entusiasmo il piccolo ambulatorio che si occupa anche di sterilizzazioni e quindi del controllo e della buona salute dei discretissimi animali. Prima di infervorarsi e lanciare questi strali Carandini avrebbe potuto informarsi sullo stato dell'arte delle verifiche in corso con l'associazione che si prende cura della colonia felina, con la quale si sta cercando in maniera concertata una soluzione alternativa e non penalizzante, sempre nell'area, evitando lo sfratto forzato”.
“Credo che l'importanza della cultura del vivente non umano, ovvero il rapporto armonico con gli animali e l'ambiente che Sel dichiara nel suo manifesto fondativo di Firenze, e che tante culture non occidentali o anche del passato avevano bene in conto, dovrebbe far parte integrante del bagaglio culturale dei decisori della cultura”, conclude Ragozzino.
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