Falsi alimenti biologici, maxi sequestro: 23 indagati
Roma - Il maxi-sequestro di falsi prodotti biologici eseguito oggi dalla Guardia di Finanza in diverse regioni d'Italia, dimostra per il Codacons come il settore del BIO attiri sempre più l’attenzione di traffici illeciti nel nostro paese.
“Questo avviene perché i prodotti biologici venduti nei negozi specializzati o nei supermercati italiani hanno prezzi decisamente elevati, e tali da far gola al malaffare che vede in questo settore un lucroso business – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Certamente la vera agricoltura bio comporta costi più alti rispetto a quella tradizionale, ma resta da capire come sia possibile che, nel passaggio dal campo alla tavola, alcuni prodotti ortofrutticoli biologici registrino ricarichi anche del 1700%.
A tal riguardo lo scorso mese l’associazione ha presentato un esposto alle Procure di Roma e Torino, chiedendo di indagare sui rincari abnormi registrati nei prezzi dei prodotti bio nei passaggi dal produttore al consumatore finale, e segnalando le forti differenze tra i prezzi all’origine e quelli al dettaglio di alcuni prodotti bio, tra cui finocchi (+1.717%), cipolle (+937%), melanzane (+591%), peperoni (+421%).
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