Sesso, pornografia e pedofilia con animali: Aidaa in prima linea per combattere questa pratica
Roma - Il sesso con animali, la pornografia con animali, ma sopratutto la pedofilia con animali: questi sono tre importanti filoni sui quali si è svolta nel corso di tutto il 2012 la battaglia di denuncia dell'Associazione italiana difesa animali ed ambiente- Aidaa. E i dati parlano chiaro:
- 31 denunce presentate relative ai siti di pedoponografia con animali (sesso con animali e bambini)
- 1.230 siti pornografici contenenti sesso con animali segnalati alla polizia postale ed all'Interpol di cui oltre 350 oscurati a livello internazionale con il coinvolgimento di oltre 700 bambini e minori, alcuni dei quali in tenerissima età utilizzati per le girare le scene esplicite di sesso con animali, alcuni dei quali quasi certamente italiani.
- 134 persone coinvolte direttamente in un giro di incontri a pagamento di sesso con animali nel nord e centro Italia e nella vicina Svizzera denunciate per maltrattamento
- 23 gestori di siti internet hard contenenti filmati di sesso con animali in italiano e di provenienza dall'Italia denunciati.
- Iniziativa presentata alla commissione Petizione del Parlamento Europeo per chiedere che il sesso con animali sia reato in tutta Europa, iniziativa in attesa di discussione.
E nonostante ciò in Italia fare sesso con animali non è reato, in quanto nella legislatura che si è appena chiusa nessuno ha avuto il coraggio di proporre una legge che vietasse l'abominevole pratica che nel nostro paese, visto il giro di visite ai siti internet, coinvolge almeno a livello di rete almeno un milione di persone molte delle quali la praticano attivamente.
“Anche nel corso del 2013 continueremo questa battaglia per rendere reato punibile penalmente il sesso con animali non solo in Italia ma anche in Europa- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di Aida - ma la cosa che ci preme sottolineare è la diffusione di questo fenomeno che interessa molto anche i bambini. Noi ne abbiamo scovati 700 diversi, alcuni dei quali italiani: qui non si tratta solo del reato di maltrattamento di animali, ma di una pratica odiosa che non vede confini al peggio e per la quale ci batteremo fino allo stremo perchè sia dichiarata non solo illegale ma un vero e proprio reato penale punibile con il carcere”, conclude Croce.
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