Roma – Illustrati dal sindaco Gianni Alemanno, nel corso di un’affollata conferenza stampa nella sala capitolina della Protomoteca, i dati riepilogativi del quinquennio 2008-2013 al timone dell’amministrazione di Roma Capitale. L’operato della Giunta Alemanno è riepilogato, settore per settore, nel volume del “Rapporto di fine mandato distribuito ai giornalisti. Premessa, il quadro economico generale al momento del cambio della guardia tra vecchia e nuova amministrazione, a fine aprile 2008: Pil nazionale al +3,6% (poi sceso a -6%), casse capitoline indebitate per 12 miliardi 238 milioni di euro.

 

Di non minore entità i tagli sui finanziamenti da Stato e Regione a Roma Capitale: in totale, nel quinquennio i fondi sono scesi di 1.450 milioni. Non facile pertanto, ha sottolineato il Sindaco, l’opera di risanamento che ha abbattuto il debito del 30,2%, portandolo a 8 miliardi e 534 milioni. Si è risparmiato su numerosi fronti, a cominciare dalla riduzione dei costi della politica: -20,7 milioni tra 2011 e 2013 per abolizione auto blu, diminuzione gruppi e commissioni consiliari, dimagrimento dei c.d.a. delle partecipate e degli stipendi dei manager, meno personale negli uffici di staff, meno dirigenti esterni, meno spese di rappresentanza… Tagliate le spese per il personale (-61 milioni), per beni e servizi (-52,6 milioni ogni anno), per il funzionamento dei Dipartimenti (-50,3 milioni). Risparmiati 89 milioni mettendo in efficienza i consumi energetici.

 

In materia di economie di spesa è centrale il ruolo della riforma di Roma Capitale: dalla prossima Consiliatura, grazie alla riforma, i consiglieri dell’Assemblea Capitolina scendono da 60 a 48, i Municipi da 19 a 15 e i consiglieri municipali da 475 a 375. Risparmio stimato, dieci milioni di euro l’anno.

 

In questo modo, ha detto il Sindaco, e nonostante le difficoltà di percorso (ostruzionismo in Assemblea Capitolina, sentenze del Tar) hanno tenuto i servizi e gli altri settori dell’amministrazione cittadina. In campo urbanistico “niente colate di cemento” – ha sottolineato Alemanno – ma l’approvazione dei piani di recupero delle aree ex-abusive (i cosiddetti “toponimi”): 5,5 milioni di metri cubi che generano 450 milioni di investimenti in opere pubbliche. E vediamo qualche dato negli altri ambiti dell’azione di governo.

 

Sicurezza: -14% di reati tra 2007 e 2012, otto campi nomadi fuori norma chiusi sui 15 prima presenti sul territorio. Decoro: raccolta differenziata che passa dal 17 al 30,2 per cento; eliminati 800 mila metri quadri di scritte e graffiti; bonificate oltre duemila discariche abusive; elevate 17.238 multe per comportamenti contro l’igiene e il decoro, 90.175 per prostituzione.

 

Turismo: tra 2007 e 2012 crescono gli arrivi nella Capitale (oltre 1 milione 920mila, +19,13%) e le presenze (più 6 milioni 826.937, + 26,34%). Cultura: più visitatori nei musei civici (+27% in media annua), più biglietti ai botteghini del Teatro dell’Opera (+28%), all’Auditorium (+14% ai concerti di Santa Cecilia, +73% a quelli di Musica per Roma), ai Festival del Cinema (+34% in media), al complesso Palaexpo-Scuderie del Quirinale (+20%).