Roma - Sbloccati i fondi per l'assistenza domiciliare ai malati di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) di Roma. La Giunta, su proposta dell'Assessorato al Sostegno sociale e sussidiarietà, ha approvato la delibera che integra con nuove risorse economiche, 1 milione e 600mila euro di fondi regionali, i servizi sociali per le famiglie dei malati di Sla residenti nel territorio comunale. La sclerosi laterale amiotrofica - malattia neurodegenerativa - presenta, infatti, un'elevata complessità assistenziale tale da richiedere una presa in carico globale. Il progetto sperimentale proposto è fortemente orientato ad accrescere il livello dell'integrazione socio-sanitaria della presa in carico delle persone affette da Sla, per supportare concretamente i malati e le loro famiglie nei carichi di cura, favorendo il mantenimento della persona nel proprio ambiente familiare. Sarà possibile usufruire dell'assistenza nella forma diretta, indiretta e anche con un caregiver familiare, attraverso l'individuazione da parte dell'interessato di un familiare che si occupa dell'assistenza alla persona: una novità per la città di Roma. "Questo approccio personale, multidimensionale e integrato - ha commentato l'Assessore al Sostegno sociale, Rita Cutini - si inserisce bene nel percorso con cui vogliamo rispondere ai bisogni dei malati di Sla e delle loro famiglie, usufruendo di strumenti già esistenti nella legislazione comunale ma anche sperimentando forme nuove di assistenza. Il nostro impegno, infatti, è provare a fare dell'assistenza domiciliare per i malati di Sla un punto di partenza e un modello e una sperimentazione per altre forme di non autosufficienza".