Roma – Ancora polemiche in relazione al bando di 2,2 milioni di euro per la realizzazione di un call center sociale.

 

 

 

“Nel silenzio più assoluto e con un’opposizione in Campidoglio più interessata alle vicende elettorali che alla città, il sindaco e il suo vice, l’assessore Belviso, hanno emanato un bando per creare, con la spesa di 2,2 milioni di euro un ‘Polo cittadino di informazione e sostegno per gli anziani, i disabili, le neomamme e le loro famiglie’. Si tratta in sostanza di un call-center e un portale web che dovrebbe centralizzare i servizi informativi verso le categorie definite ‘fragili’.

 

 

Si crea così un costoso ed inutile baraccone che duplicherà funzioni informative già svolte dai Municipi e dalla rete dei servizi e inserirà un filtro tra l'utenza, gli assistenti sociali dei Municipi e gli altri soggetti che già erogano prestazioni ma anche un doppio regime tra chi si rivolgerà al ‘polo cittadino’ e chi al decentramento.

 

 

 

A cosa servirà veramente questo sportello e a chi sarà assegnato? I dubbi che solleva questa operazione, a scadenza di mandato, sono enormi. Il nostro sospetto è che si tratti di una operazione finalizzata a creare un database di persone in difficoltà per realizzare iniziative clientelari in vista delle prossime elezioni. Per questo ci uniamo alla richiesta di annullamento della delibera avanzata dal Roma SocialPride”.