Roma – In occasione dei funerali di Erich Priebke, l’ex ufficiale delle Ss morto a Roma venerdì scorso, il questore Fulvio Della Rocca ha confermato che, per motivi di ordine e sicurezza nell’ambito di tutta la provincia, i riti funebri potranno avere solo forma privata. La decisione del questore era resa nota già ieri l’altro e condivisa dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e dal sindaco Ignazio Marino. Questa mattina la notifica al legale, Paolo Giachini, del criminale nazista, condannato all’ergastolo per la strage delle Fosse Ardeatine del 24 marzo del 1944, dove furono trucidati 335 italiani tra civili e militari e molti ebrei. Il funzionario della questura vieta che “le funzioni relative alle esequie ed al trasporto della salma  dell’ex ufficiale delle Ss avvengano in forma pubblica e solenne, nonché lo svolgimento di qualsiasi manifestazione pubblica”. “Condivido la scelta del Questore Della Rocca di vietare qualsiasi forma di manifestazione pubblica e solenne per la morte dell’ex ufficiale nazista Erick Priebke in città e in Provincia. Una scelta che apprezzo perché, come ho chiesto nei giorni scorsi, protegge dalle offese la Memoria condivisa dalle romane e dai romani. Roma è orgogliosa della sua storia e di essere stata insignita della medaglia d’Oro alla Resistenza per la sua coraggiosa lotta al nazifascismo”, ha affermato il sindaco Marino.


«Le esequie del criminale nazista processato in Italia, e peraltro mai pentito, Erich Priebke, non possono e non devono svolgersi per alcuna ragione nel territorio romano». Dichiara Ileana Piazzoni, deputata di Sinistra Ecologia e Libertà, riguardo le ipotesi di funerali e tumulazione a Roma del defunto capitano delle SS condannato per l'eccidio delle Fosse Ardeatine. «Oltre a rappresentare un macabro affronto per la memoria delle sue vittime, un'eventuale sepoltura a Roma del gerarca potrebbe infatti fungere da pretesto alle solite note sigle dell'estrema destra per un raduno fuori programma. Eventualità che, d'accordo con quanto sostiene il Sindaco Ignazio Marino, deve essere assolutamente evitata. Lo stesso deve valere, però, per tutto il territorio fuori le mura. Pur comprendendo il suggerimento del veterano britannico Harry Shindler di seppellire Priebke accanto ai criminali di guerra suoi 'simili' nel cimitero tedesco di Pomezia, intendo sottolineare come lo stesso pericolo di adunanze neo-naziste e lo stesso rispetto per le vittime (molte delle quali provenienti dalla Provincia), renderebbero la scelta altrettanto infelice. Nel cimitero tedesco di Pomezia, edificato in tempi e in contingenze diverse da oggi, riposano anche tanti giovanissimi militari deceduti in guerra senza comprendere il perché di quell'ideologia totalitaria, i quali non meritano di riposare accanto ad un esecutore nazista morto nell'agiatezza dell'Italia democratica, senza aver mai dichiarato rimorso per le sue azioni. Così come non lo merita il territorio della Provincia di Roma - conclude la parlamentare di Sel -, per il quale l'antifascismo rappresenta un valore, e tale deve continuare ad essere. Nel rispetto di tutti i morti, ma anche nel rispetto della memoria dei vivi».