Azienda perde la gara appalto: dirigente si suicida
Roma - Il suicidio avvenuto oggi a Frosinone, dove un dirigente di una azienda si è tolto la vita dopo aver perso una importante gara d’appalto, è solo l’ultimo di una serie di gesti estremi dettati dalla crisi economica che attanaglia il nostro paese.
Lo afferma Comitas, l’associazione delle piccole e microimprese italiane.
“Negli ultimi due anni il numero dei suicidi è stabile ma quelli ad opera di imprenditori e dirigenti in gravi difficoltà sono aumentati in modo esponenziale – spiega Comitas – Alla base di tali episodi, vi è proprio la crisi economica che incombe sul nostro paese e che sempre più spesso porta ad azioni disperate chi non riesce a vedere un futuro o una soluzione ai propri problemi; chi insomma si sente solo e senza prospettive, schiacciato dalla vergogna di affrontare un fallimento”.
“Le istituzioni – prosegue Comitas - devono fornire la dovuta assistenza anche psicologica ai piccoli imprenditori e ai dirigenti in difficoltà, per evitare che nel 2013 aumenti ancora il numero di chi, stretto dalla crisi, si abbandoni a gesti estremi”.
“Basterebbe dare ascolto a chi è in crisi acuta e prospettare le soluzioni che talvolta potrebbero essere a portata di mano, come possibili dilazioni o rateazioni di cui la pubblica amministrazione dovrebbe farsi promotore se non addirittura garante”.
Sul suicidio del dirigente, 62 anni, che si è tolto la vita nei suoi uffici nei pressi di Asi, indaga la polizia. La società di cui era funzionario era stata leader nelle consegne a domicilio.
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