Delio Rossi allenerà l’Esercito italiano nel torneo “Un altro calcio è possibile 3”
Roma - «Nel calcio professionistico, come nella vita, avere dei valori paga sempre. Magari non subito, ma nel lungo periodo senz’altro sì. Andare avanti senza principi etici può essere all’inizio più facile e veloce, ma poi si arretra, sempre. Più di una volta mi hanno pestato i piedi, ma l’importante, anche in quei momenti, è non venir mai meno alle proprie regole, alla propria etica, a se stessi».
«Inizialmente, tutti i giocatori – ha proseguito Rossi - si avvicinano al calcio semplicemente perché si divertono. Poi, con il professionismo, le cose cambiano. Può subentrare la spettacolarizzazione dello sport, che ingigantisce e deteriora tutto. Ma il professionismo non è necessariamente negativo, anzi.
“Professionismo”, secondo me, significa, un insieme di regole che consentono ai migliori di andare avanti e primeggiare, significa essere capaci di vincere senza aggirare gli ostacoli. Se un allenatore rimane in serie A per dieci anni significa che è bravo. Se non va oltre
Il torneo quadrangolare verrà preceduto, alle 11.30, da una conferenza stampa che si terrà presso lo stesso Centro logistico della Guardia di Finanza. Alla conferenza prenderanno parte i quattro allenatori: Rossi, Pulici, Novellino e Mondonico. Al termine della conferenza, presso il campo di calcio dello stesso Centro, i quattro incontri, di un solo tempo di gioco da 30 minuti. Alle 14 Guardia di Finanza-Top C.U.P.; alle 14,30 Esercito-Gendarmeria Vaticana; alle 15 Finale per il 3° e 4° posto; alle 15,30 Finale. A seguire le premiazioni delle quattro squadre.
La manifestazione “Un altro calcio è possibile 3” è sponsorizzata da Enel e Siram, con il patrocinio della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, del Centro sportivo Italiano e dell’associazione Effemeridi. Macron ha fornito le divise delle quattro squadre, mentre Acqua Cottorella la fornitura di acqua.
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