Roma - Due grandi eco-rivoluzioni più un progetto di legge per bandire il motore a scoppio entro il 2025. Sono le proposte presentate oggi alla Terrazza del Pincio, a Roma, da Angelo Bonelli, presidente dei Verdi e candidato per le prossime elezioni politiche nella lista Rivoluzione civile di Antonio Ingroia. 

 

 

Ad illustrare il progetto che ha permesso di riconvertire una tradizionale Panda a benzina in un mezzo a motore elettrico, un gruppo di ingegneri del “Pomos”, Polo d'eccellenza nell'ambito della ricerca per la mobilità sostenibile dell'Università La Sapienza, guidati dal professor Fabio Massimo Frattale Mascioli.

 

 

“Quello che la Fiat non riesce a fare in questo Paese lo hanno fatto alcuni ragazzi. Noi di Rivoluzione Civile vogliamo fare la terza rivoluzione industriale, abolire il motore a scoppio nei prossimi dieci anni e fare modo che ci sia più occupazione, più elettrico per dare lavoro e riqualificare ambientalmente le nostre città".

 

 

 

 

 

Ha dichiarato Bonelli che ha aggiunto: "In Parlamento presenteremo subito una legge per la promozione dell’auto elettrica e un piano d’azione che si ponga l’obiettivo di convertire gli stabilimenti automobilistici in crisi alla produzione di auto elettriche e di sistemi per la mobilità pubblica che preveda metropolitane, tram e autobus ecologici”

 

 

 

Il candidato di Rivoluzione civile ha poi ben spiegato il caso emblematico del Piano Merkel per il settore automobilistico. “Mentre Marchionne pensa all'auto di lusso – continua il leader ecologista - la Germania, con 1 miliardo di investimenti pubblici e 17 dai privati, incentivi fiscali e aiuti economici ai produttori, punta a creare entro il 2020 un indotto da 30 mila nuovi posti di lavoro”. 

 

 

 

A presentare le ultime applicazioni dei pannelli solari di terza generazione, c'era invece un gruppo di giovani ricercatori del 'Chose', Polo di eccellenza per la ricerca nell'ambito del Solare organico del dipartimento di Ingegneria dell'Università Tor Vergata. Una tecnologia in continua evoluzione quella del Solare, che al silicio sta progressivamente sostituendo polimeri di origine organica, molto più economici e versatili, che presto potrebbero essere applicati su giacche, borse, finestre e facciate degli edifici per ricavarne energia pulita.

 

“La rivoluzione energetica che attueremo quando saremo in Parlamento - ha concluso Bonelli - prevede di riportare in cima alle priorità del Paese la ricerca, la promozione e la diffusione delle energie pulite e rinnovabili puntando ad un modello energetico democratico e diffuso”.