Che calcio fa in città: la Roma salva Mandorlini, la Lazio smorza gli entusiasmi rosanero
Altro pareggio, il secondo 1-1 consecutivo (terzo contando anche quello in Europe League con il Feyenoord). I giallorossi passavano in vantaggio al ventisettesimo, con Totti, giunto al suo goal numero 240 in Serie A. L'inevitabile pareggio si concretizzava dieci giri d'orologio dopo, con una zuccata dell'ammonito Jankovic, sugli sviluppi d'un calcio d'angolo battuto dalla sinistra. Sul finire della prima frazione di gioco Ljajic, su calcio di punizione, manda il pallone a stamparsi sulla traversa. Nella ripresa, entrambe le formazioni vanno vicine alla marcatura della vittoria: prima Hallfredsson si vede respingere il suo destro da Torosidis, subentrato all'infortunato Florenzi, poi Nainggolan, dalla distanza, coglie il montante. La fortuna, quindi, ha permesso al ct del Verona Mandorlini di conservare il proprio posto, almeno per la prossima giornata. La settimana iniziante oggi si rivelerà decisiva per il futuro della stagione romanista ma anche (e forse SOPRATTUTTO) quello di Garcia, contestato, così come la squadra, dai tifosi.
La Lazio, dal canto suo, ha battuto il Palermo per 2 1, in rimonta. I siciliani andavano avanti con Dybala, bravo a sfruttare l'assist di Quaison, che s'era avvalso d'un passaggio sbagliato da parte di Mauricio. Con indosso sempre la maglia del - 9 (il distacco esistente ora tra Roma e Juve), la banda di Pioli è riuscita a trovare il pareggio con capitan Mauri, al suo ottavo centro stagionale, chiudendo i conti nella ripresa, grazie a Candreva, alla sua seconda segnatura di fila, la terza totale. Durante l'esultanza, il centrocampista è scivolata, e pertanto ha dovuto lasciare il campo al giovane nigeriano Onazi. Altro successo importante per la società del presidente Lotito, il distacco da quella di Piazzale Dino Viola s'è ridotto ancora: ora sono solo 8 lunghezze che separano le romane. Il calendario è dalla parte dei biancocelesti, perchè nel prossimo weekend avranno la possibilità d'avvicinarsi, portandosi a -5 (diciamocela tutta, l'undici d'Allegri NON ha rivali, in Italia).