Roma – A breve un tavolo sulla vivisezione e sul destino della ricerca in Italia tra ministero e animalisti. Tutto ha inizio dalla  manifestazione  antivivisezionista contro l'industria farmaceutica Menarini di Pomezia del 2 marzo scorso. Una protesta dai toni alti che ha fatto trapelare lo stato di tensione ma soprattutto l'esasperazione diffusa di tutti i partecipanti, alcuni dei quali denunciati per istigazione a delinquere e resistenza a pubblico ufficiale. In seguito, il 7 marzo alla notizia dell'arrivo di 8  beagle negli stabilimenti della stessa RTC-Menarini, una  protesta spontanea si è svolta  nell'azienda: la   tensione ha raggiunto i livelli d'allarme, sfiorati scontri fisici tra attivisti e ricercatori/dipendenti. Sono scattate  delle denunce incrociate ed è intervenuta anche la Cgil. È stato solo grazie all’adozione di un modo risolutivo e dai toni più accesi che la problematica è diventata un "caso  politico".


Da qui la decisione assunta dal CdA della RTC-Menarini di emanare un comunicato stampa per "stemperare il clima di tensione con le associazioni animaliste che rischia di  degenerare". Oltre alla cessione degli 8 beagle la stessa azienda auspica che "vengano individuati dalle autorità preposte test sostitutivi dell’obbligo di sperimentazione animale, la  decisione ha anche lo scopo di aprire un dibattito sul destino della Ricerca in Italia". Dall'azione diretta all'interlocuzione diplomatica. In forza di tale documento è iniziata una formale richiesta d'incontro sotto il profilo unicamente politico con la massima istituzione sanitaria  riconoscendo come interlocutore il Partito Animalista Europeo.


Nel corso della seduta di venerdì scorso, a margine del tavolo di lavoro composto dal Ministro Balduzzi, dal capo di gabinetto, dal responsabile DGSA e dalla delegazione animalista Stefano Fuccelli, Riccardo Manca e Riccardo Oliva (questi ultimi due pertanto come soggetti politici e non  come rappresentanti delle rispettive associazioni Roma for Animals e Memento Naturae), lo stesso ministro ha accolto l'istanza della delegazione dando disposizioni atte ad inserire formalmente un comitato di tre esperti studiosi di metodi alternativi/sostitutivi ed avanzati alla  sperimentazione animale. Dal prossimo tavolo scientifico ministeriale, quindi, oltre al Ministero della Salute  ed ai suoi due organi I.S.S.  (Istituto Superiore di Sanità)  ed A.I.FA ( Agenzia  italiana del farmaco), oltre Farmaindustria ( l'associazione delle industrie, aziende e centri di Ricerca privati ) sarà presente anche la commissione "antivivisezionista" i cui membri saranno autonomi ed indipendenti.