RUBRICA SETTIMANALE DE LA CIURMA
11 SETTEMBRE: LA CIURMA INCONTRA LA STAMPA
Venerdì alle ore 15.00 presso i Servizi Sociali di Via Passeroni annuale Punto della Rotta della Missione Sociale. L’11 Settembre è per la Ciurma una delle date storiche; difatti è ricordata per l’inaugurazione del Campo Base in Viale dei Promontori e specialmente dell’AlzaBandiera Scout fatta con i tronchi di tutti i gruppi scout del territorio di XIII° Municipio e Fiumicino in ricordo di Simeone Nardacci.
Le altre date della memoria sono: 23 Giugno la Fondazione e il 7 Ottobre la nascita della Comunità Capi Aquile Randagie. L’11 Settembre sarà da oggi in futuro la data dedicata alla Conferenza Stampa o “Punto della Rotta” Annuale e quindi al contatto istituzionale con il territorio, amici, cittadini, tecnici del sociale minorili, rappresentanti politici e giornalisti locali.
Verrà consegnato ai presenti un 1)Plico Informativo contenente tutti gli articoli fin’ora usciti sui giornali della Rubrica Diario di Bordo, dopodiché ci sarà il cosidetto 2)Punto della Rotta da parte del Responsabile Tecnico della Missione Sociale Ostia Lido / Fiumicino Città Stefano Di Tomassi; successivamente il Responsabile amminsitrativo Mario Castellano inviterà alcuni personaggi del nostro territorio a fare un 3)piccolo intervento. Sono già previsti i commenti dell’Assessore al Sociale Lodovico Pace, del Dirigente dell’Unità Educativa Rodolfo De Agostini, del precedente Amministratore Paolo Orneli; dopodiché si aprirà un 4)question time tra giornalisti, tecnici e amministratori.
La scelta dell’Aula Magna dei Servizi Sociali in Via Passeroni – la scorsa Conferenza venne tenuta in Aula Consiliare – è dovuta all’indirizzo strettamente tecnico professionale dell’incontro e non rappresentativo o promozionale; sarà più facile la presenza degli assistentisociali, degli psicologi e dei dirigenti del settore.
La scelta dell’11 Settembre quasi si comprende da sola in un certo senso; l’idea è caricare positivamente questa data che ha cambiato di fatto il corso della storia; dare la possibilità attraverso il nostro impegno annuale nei confronti dei minori della nostra piccola patria, il nostro territorio, di rivalorizzare nel nostro piccolo e in positivo quella tragedia mondiale che ha segnato lo scenario emotivo di ciascuno di noi. Dare un messaggio di missione sociale nel segno del metodo ciurma ogni 11 Settembre sarà esorcizzare il fantasma del terrore, dell’impotenza, della solitudine; ritrovarci rendicontando il Punto della Rotta nell’11 Settembre sarà dire all’Egoismo e alla Paura: da quel giorno anche noi combattiamo come soldati di pace, ma senza armi e tra le nostre case.
Alla fine del Punto della Rotta i Responsabili della Missione Sociale Ciurma Territoriale di recheranno nella Pineta Aldobrandini per depositare un giglio bianco nel luogo ove venne ucciso il piccolo Simeone N.
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IL PARCO: CENTRO MINORILE NATURALE
Paolo Orneli e Lodovico Pace si confrontano sulla gestione dei nostri Parchi e dei progetti per i più piccoli
Continua il confronto tra l’Assessore al Sociale Lodovico Pace e il suo predecessore Paolo Orneli; sebbene di diversi schieramenti politici molto spesso si converge su alcuni punti e si delineano così percorsi di facile attuazione e di condivisione che aspettano dunque solamente il tempo di essere deliberati e messi in pratica. Alla fine del question time avremo quindi un quadro della situazione sia dei “pareri bipartisan” sia delle differenze di opinione.
Abbiamo chiesto ai due nostri amministratori pubblici di stanza al sociale e al settore minorile territoriale di esprimere una dichiarazione sulle aree verdi pubbliche, sui parchetti, in riferimento specie alla loro funzione di centro aggregativo minorile spontaneo, naturale; la condizione delle strutture, dei giochi è pressocché fatiscente e questi luoghi ludici e ricreativi, dove famiglie e bambini si ritrovano a costo zero, sono spesso occupati da rifiuti di ogni genere o, nei casi più drammatici, infestati da “personaggi poco rassicuranti”. Le informazioni che abbiamo raccolto ci indicano inoltre che ragazzi e bambini sono quindi obbligati a ripiegare nelle parrocchie che li accolgono all’interno delle loro strutture; tuttavia questa presenza sempre crescente dei giovanissimi, che vi si recano per giocare e divertirsi, per socializzare e per passare il tempo libero senza dover pagare, crea non pochi problemi anche alle chiese stesse che spesso non riescono a controllare questi ragazzi tutto il pomeriggio né tantomeno ad instradarli verso un percorso più consono al luogo che li ospita mancando ahimé in moltissime di esse l’Oratorio, tipologia certamente più a “bassa soglia”, più popolare e democratica tra le metodologie educative della Chiesa.
Insomma i Parchetti Pubblici del XIII°Municipio di Roma che garantirebbero ai ragazzi lo stare insieme spontaneo - e naturale e che quindi non pone né barriere economiche né ideologiche - è sempre più un’emergenza; la gestione di queste aree è da qualche tempo sui tavoli politici locali e ci si chiede quale possa essere il criterio di assegnazione e di gestione se su di un modello “Luna Park” o “Centro Ristoro” o invece se si riesca in questi luoghi a puntare sulla qualità della relazione sui minori piuttosto che sui gadget o sulle strutture commerciali o sui privati della ristorazione. Occorre forse fornire questi luoghi di Centri con Educatori e Operatori Sociali Pedagogici che sappiano creare una relazione educante con famiglie e bambini e che sappiano unire alla propria tecnica di animazione specifica (sport, teatro…)l’apporto magari di un sostegno scolastico gratuito; questa è l’altra alernativa che piano piano prende corpo; la soluzione educativa e sociale andrebbe anche incontro al problema degli spazi per gli educatori e gli operatori sociali, posti che spesso le aziende ricavano con non poche problematiche nelle scuole e che quasi sempre rappresentano una barriera in più per quei ragazzi che non hanno una brillante carriera scolastica a causa proprio della struttura scolastica, ma che invece probabilmente si riscatterebbero affrontando i problemi, inerenti al sistema cognitivo e apprendimentale di una sede istituzionale, in un luogo più consono alla loro realtà, al loro interesse, al loro mondo.
Sentiamo cosa ci dicono i nostri rappresentanti di spicco; per il resto non ci rimane che aspettare e vedere quale scelta venga fatta se in linea con questi decenni di interesse per i bambini, per i loro diritti, per la loro incolumità, se un indirizzo quindi strutturale e di sistema, serio, professionale, educativo, sociale, che cambi veramente le cose a favore dei più fragili dati alla mano e in collegamento con l’Assessorato o se l’ ennesima speculazione commerciale o l’evento da fuochi d’artificio, condito da coloratissime immagini e dolcissime parole per incantare bambini piccoli e grandi.
PACE: Anche se non è materia del mio assessorato mi voglio esprimere come membro della Giunta e del Muncipio perché il problema va risolto; tutte le idee alla soluzione di questo problema sono aperte per un dibattito anche se ovviamente bisogna fare una questione diversa da parco a parco. E’ intenzione di questa Giunta predisporre in tempi relativamente brevi un Bando per far gestire le aree verdi o che erano destinate al verde da soggetti privati. I soggetti privati potrebbero essere associazioni , cooperative sociali, società anche se i criteri di assegnazione sono da verificare; abbiamo notato che il comune e il municipio non ce la fanno a custodire tutte le arre a disposizione municipale; noi abbiamo un nostro ufficio giardini e quindi una nostra autonomia ma i giardinieri in grado di occuparso di questo sono pochissimi. Fare un bando per affidare queste aree ad una gestione non pubblica ma che svolge un servizio pubblico è interessantissimo e ci aiuterà a risolvere questi problemi di cui parlavi; questa modalità tuttavia non è nuova, ma già verso l’interno del Municipio ci sono state delle sperimentazioni e queste zone sono in effetti le più curate. Un’altra soluzione potrebbe essere legata alla sicurezza; dobbiamo aumentare la vigilanza sui giochi dei bambini perché se questi luoghi sono dedicati a questo scopo un adulto non può assoluamente andare a bivaccare su qyeste strutture e quindi dovrebbero intervenire o i vigili o le forze dell’ordine a rimuovere questa situazione. Ogni spazio pubblico ha una sua destinazione e quindi va rispettata la funzione di questi luoghi adibiti all’aggregazione sana pubblica. Io sarei favorevole alla gestione da parte di queste aree da parte delle Cooperative Sociali perché c’è la possibilità di far lavorare gli educatori, predisporre dei punti ristoro per far vandere le bibite o il gelato magari per i giovani inseriti in borse lavoro; nello stesso tempo invece di pagare il suolo pubblico potrebbero pensare a tener pulita e sicura la zona a loro assegnata. Come Municipio e come Assessore al Sociale ripeto fortemente che ho intenzione di aprire queste prospettive lavorative di tipo sociale a quante più organizzazioni, associazioni, cooperative, aziende, polisportive, privati… perché a mio parere nella passata amministrazione questo non è avvenuto; sono d’accordo con te dell’importanza di partecipare ai tavoli sociali soprattutto quelli dei minori, ma bisogna sapere che una piccola minoranza veniva avvisata e convocata e che quindi c’è un grandissimo problema informativo. Molte di queste associazioni sono state avvisate da me personalmente a partecipare ai tavoli del sociale, a collegarsi con l’Assessorato; moltissimi non sapevano pressocché nulla della possibilità di partecipare. Tutti devono partecipare al bando senza discriminazioni; a decidere poi sarà una Commissione che nulla avrà a che vedere con il livello Politico ma che competerà quello amministrativo. Difatti in Italia, meno male, da qualche tempo è passata la Legge Bassanini ove si specifica di non confondere il ruolo politico da quello amministrativo; il politico da un indirizzo ma poi sono i tecnici a gestire il lavoro e soprattutto la scelta dei soggetti a cui affidare al servizio. Queste Commissioni sono presiedute da personale Dirigente che non appartengono al nostro Municipio proprio per garantire maggiore imparzialità da eventuali pressioni.
ORNELI: Volio dire quattro idee; la prima l’ho già espressa circa un anno fa in un Consilio Municipale sull’ambiente. 1)Sono per affidare attraverso il bando dei Punti Ristoro la Custodia e la Pulizia dei Parchi a Cooperative e Associazioni che possano in cambio della possibilità di aprire un piccolo chiosco il servizio di vigilare apputo sui Parchi. 2) Puntare sui Progetti verso i Giovani, sulla Legge 285 e le Cooperative e gli Educatori al suo interno in modo che i Centri Diurni tradizionali si spostino proprio in questi parchi e sia implementata al massimo l’Unità di Strada e che preveda anche Sostegno Scolastico in loco. In questo modo intercetteremmo i ragazzi di oggi in un ambito di lavoro molto più capillare e non in luoghi chiusi che rischiano di diventare una sorta di ghetto. 3) Costruire all’interno dei Parchi Reti Sociali, costituite magari anche dalle Parrocchie e le Scuole e che nei Parchi abbiano appunto in luogo di incontro costante. 4)Sui Parchi un Servizio ad hoc potrebbe farlo lo Scoutismo che in cambio della pulizia potrebbero fare attività nei parchi e coinvolgere la cittadinanza aprendosi alla società e contribuendo alla vita locale e alla rete sociale; avevamo già avviato una sperimentazione all’Infernetto ma credo che questa amministrazione abbia bloccato il tutto. Vedo che l’Assossore è molto sensibile allo Scoutismo e quindi forse questo discorso si potrebbe riprendere; sarebbe un servizio ottimo per coinvolegre i più grandicelli del movimento scout. Inoltre accolgo con particolare contentezza l’approssimarsi di una Associazione Scout Pluriconfessionale che possa così unirsi al panorama locale cattolico per dialogare con fraternità magari proprio grazie a questi progetti.
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UN PALCO AL PARCO: ANCHE GLI SCOUT
La Comunità Capi Aquile Randagie allestisce uno stand Scout tra artisti e bambini
Ci saranno anche Tartaruga Canterina, Leone Espressivo, Struzzo Instancabile, Corvo Creativo alla festa di un Palco al Parco; le Aquile Randagie si poseranno per una giornata insieme agli artisti e ai bambini per giocare, partecipare e familiarizzare.
Alla manifestazione di Parco Pietro Rosa organizzata e gestita dal Teatro del Beau di Simone Fioravanti e inserita nell’Estate Romana 2009 la partecipazione è la parola chiave; oltre all’arte in genere tantissime organizzazioni si sono unite a questo indirizzo popolare dato dall’organizzazione con mille sporzi e pochissimi rientri, con molto sacrificio e coraggio e tanta giovane energia. Seppure l’inziativa sia alla prima edizione e tutto sia dunque in rodaggio, sebbene il gruppo del Beau sia composto da giovanissimi e malgrado il Municipio sia quest’anno pieno di eventi anche a poche centinaia di metri l’uno dal’altro, si sono avvicendati il questo Parco categorie di tutti i generi; attori, cantanti, musicisti, cabarettisti, pittori, artisti, clown, animatori, operatori ed educatori, hanno convissuto un’esperienza di scambio attraverso la cultura ed il risultato è stato veramente un prodotto collettivo, orizzontale, sociale.
Simone e i suoi amici del Beau hanno anche cercato di coinvolgere i Dirigenti del Servizio Sociale Minorile e le realtà professionali del settore; meglio sarà fatto il prossimo anno se ci sarà in questo senso non soltanto l’impegno titanico di giovani rampanti e motivatissimi, ma un più chiaro impegno politico e amministrativo nella giusta direzione - una scelta più indirizzata e mirata al target minorile da dare alla politica sociale a favore dei bambini e delle famiglie, investendo sui giusti professionisti, nella scelta degli uffici, assessorati, commissioni da coinvolgere – scelte politiche troppo spesso frammentate e dispersive sebbene diversissime nel numero.L’indirizzo prettamente culturale dell’evento, i diversi budget e la diversa metodologia delle altre realtà di Estate Romana ‘09 e i tempi stretti di organizzazione, uniti al numero delle realtà coinvolte, non hanno certo premesso di collegarsi in maniera ottimale né con il Settore Minorile Istituzionale del nostro Territorio, né con la Rete del Tavolo Minori, né con le altre manifestazioni in essere dedicate ai bambini durante l’anno; la manifestazione ha lavorato al meglio per cercare di unire all’aspetto culturale e artistico quello umano anche quello umano e coinvolgente nel segno della partecipazione allontanandosi decisamente da qualsiasi speculazione commerciale o pubblicitaria nel segno della professionalità. In questa festa di Parco al Parco hanno partecipato anche alcuni Capi Scout della Comunità delle Aquile Randagie della Ciurma; nel loro progetto e nella loro particolare scelta scout definita “Avanzata della Giungla” si punta infatti sul contatto con le persone, con il territorio e con i bambini anche attraverso gli eventi di rete locale, aldilà dei Gruppi Scout, verso un servizio “di strada” e un coinvolgimento di bambini e famiglie senza alcuna barriera organizzativa, ideologica o culturale. Richiamanosi al ricordo delle storiche Aquile Randagie per la loro mission popolare e al servizio dei cittadini, la Comunità Capi della Ciurma sta inoltre cercando di tessere le fila di rapporti con i Gruppi Scout locali di ogni Associazione e ogni Cultura per attuare eventuali inserimenti dei bambini o degli adulti inetressati alla vita scout e al servizio strutturato e metodologico all’interno delle realtà parrocchiali, nella cosidetta “Roccia della Pace”; oltre a questo le Aquile stanno aiutando l’Assocaizione Laica e Pluriconfessionale Assoraider ad aprire al prima Base Scout nel XIII° Municipio che consentirebbe anche a bambini e ragazzi di diverse culture l’opportunità dello splendido gioco e della meravigliosa avventura scout.
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