RUBRICA SETTIMANALE DELLA CIURMA: APRE LA SINAGOGA IN VIA OLETTA
Nel 13° le tre più grandi religioni si incontrano nel segno dei bambini: “Vizzani:costruire da qui il dialogo” - Fabrizio Properzi vecchio scout del Roma 12° di San Nicola ha ideato il progetto
E’ un vecchio Scout del Gruppo Roma 12° nella Parrocchia San Nicola di Bari ad aver ideato il Progetto della Sinagoga che sorgerà in Via Oletta 22; uno dei Capi della storica Squadriglia Leoni – ormai cresciuto – ha messo in opera questo sogno che riveste il nostro territorio di un’importanza a dir poco storica.
E pare che, dopo aver ascoltato alcuni vecchi Capi Scout, che proprio dalle esperienze di uno scoutismo sociale e sano vissuto in mezzo alle persone e ai quartieri e dalla carismatica figura dei Capi Gruppo e Fondatori del Roma 12° Luciano e Luigina Muzioli, il giovane Properzi abbia appreso l’amore per le opere architettoniche, proprio durante un’avventura scout attraverso i giochi in città dove ha sperimentato le bellezze dell’arte, delle costruzioni immortali, delle grandezze monumentali.E ora questa costruzione che resterà nella storia metterà alla base della formazione delle persone e dei giovani la possibilità del dialogo e del confronto a cui tanto guarda il mondo intero come quello territoriale; il colloquio che pone le basi dei valori condivisi tra le persone e della loro crescita pedagogica e permanente.
Per il mondo educativo locale sarà l’opportunità di incontrarsi, far incontrare, educare i bambini all’incontro e alla comunicazione delle culture; si allontana così il pericolo sempre presente che la società si organizzi per compartimenti stagni, chiusa nelle individualistiche visioni spirituali che rischiano di generare episodi settari e di separazione, quando non di scontro o conflitto.
ASS.RE POLITICHE GIOVANILI:
“Sono felice di vedere oggi qui tantissimi bambini, tanti ragazzini che conosco, altri di più altri di meno; questa sarà la loro Sinagoga dove crescere. Quando il Presidente Pacifici un anno e mezzo fa mi ha parlato di Ostia per questa Sinagoga ho subito creduto che il sogno sarebbe divenuto realtà perché quello che promette poi lo realizza con un cuore generoso e una grandissima volontà. Volevo di fronte a tutti fare una promessa, un’intenzione che parte da una frase che conosciamo bene noi di questa cultura; noi abbiamo un detto: “ tutto il popolo di Israele è solidale l’uno con l’altro”, e da questa sera qui non sarà solo il popolo di Israele, ma sarà tutta Ostia Lido e tutte le persone di questo territorio, perché sono qui rappresentate da istituzioni e politici che, senza distinzione di parte, sono oggi qui a testimoniare la loro vicinanza a questo progetto che prende corpo e ne fa una grandissima comunità. La promessa che voglio fare per questa comunità è di lavorare a stretto contatto con le persone di qui e con le altre comunità per esempio di Casale Monferrato dove gli Ebrei sono solo 37 e dove io sono anche Assessore alle Politiche Giovanili; la promessa è di stare al vostro fianco aiutandovi in tutto e per tutto per l’integrazione a cominciare da domani.
Vogliamo che qui vengano i giovani anche delle Comunità di Roma magari unendo allo studio anche il divertimento nelle realtà estive e ricreative di cui questo territorio è pieno; questo luogo sarà un posto di preghiera e di studio, ma anche un grande centro di aggregazione per giovani e anziani. Organizzeremo dei centri attivi soprattutto l’estate.
Lavoreremo con i ragazzi e con i giovanissimi che abbiamo cominciato a formare da quest’anno e collaboreremo con i movimenti giovanili; opereremo per vedere trasformare in realtà questo sogno che questa sera vediamo nascere grazie a questo municipio e questo comune che ci vuole bene e che ci aiuta a fare le nostre attività”.
VIZZANI, PRESIDENTE 13° MUNICIPIO DI ROMA:
“ Quest’avventura diventa realtà grazie a molte persone che da tempo vi lavorano e infine a Properzi che lo ha messo in piedi concretamente. Il Municipio ha lavorato per individuare in Ostia Lido e in questa zona nello specifico il luogo adatto per la Sinagoga; la scelta è caduta in questa posizione anche perché è molto centrale sul territorio rispetto alle vie di comunicazione con Roma e quindi per agevolare questo contatto con le altre realtà romane ebraiche. Abbiamo velocemente risolto tutte quelle problematiche burocratiche che impedivano la costruzione di quest’opera; abbiamo avuto molto sostegno da tutte le forze politiche, dai cittadini e dalle associazioni sociali. Che dire, obiettivo raggiunto nel segno dell’accoglienza e noi auspichiamo da oggi in poi la comunione anche con le altre confessioni locali soprattutto con quella islamica che conosco e stimo molto bene; lo scambio di culture significa capire e capire significa non sbagliare. Faremo del tutto affinché realtà mussulmana e realtà ebraica si incontrino il più presto possibile; cercherò di essere il primo ad agevolare un incontro. I mussulmani della moschea nella ex colonia ex Vittorio Emanuele sono persone molto intelligenti e comprensive, eccellenti; quando mi recai da loro a dirgli che ahimé quei locali dovevano essere sgomberati, ma che stavamo cercandogli prima di tutto un altro luogo come alternativa, loro ci hanno detto di avere bisogno semplicemente di un luogo e che entro 90 giorni avrebbero da soli lasciato quel posto senza alcun problema.Vi auguro di iniziare al più presto un bellissimo percorso; l’amministrazione tutta vi sarà vicina in tutti i modi. Quello che parte da qui oggi è un grande segno di civiltà che dal nostro territorio è sotto gli occhi di tutta Roma; stringiamoci gli uno con gli altri per fare una grossa malgama di cittadinanza, di confessioni: siamo tutti Italiani, siamo tutti Romani e residenti del XIII°Municipio.”
SVETTA TRA LA GENTE IL GIGLIO BIANCO SCOUTIl Gioco Scout delle Aquile Randagie Ciurma coinvolge famiglie e bambini all’evento Teatro del Beau “Un Palco al Parco” di Ostia sognando uno scoutismo per tutti
All’interno della Kermesse del Teatro del Beau di Simone Fioravanti hanno partecipato anche le Aquile Randagie; la Comunità di Capi Scout della Ciurma coadiuvata da alcuni altri membri della Missione Sociale , ha organizzato un Percorso d’Avventura (Percorso Harbert) e un Gioco Senso Percettivo (Gioco Kim Visivo). Al Gioco, ambientato categoricamente sul Libro Giungla di Kypling nel Capitolo della Roccia di Kaa - come obbliga il metodo scout per l’età dei bimbi coinvolti – hanno partecipato circa una quarantina di bambini nell’arco di un’ora! Molte famiglie si sono dunque interessate allo Scoutismo e hanno chiesto ai responsabili i riferimenti dei gruppi scout presenti sul 13° Municipio al fine di inserire i figli nello storico percorso formativo.
Sta funzionando al meglio la cosidetta “Avanzata della Giungla”, una delle finalità delle Aquile Randagie della Ciurma (accanto a “Roccia della Pace”) che promuove lo Scoutismo sul territorio attraverso i semplici giochi scout e che cerca di tenere i contatti con i Gruppi Scout Stanziali Locali per la Promozione e l’Inserimento nello e dello Scoutismo Locale.
Da riscontrare ancora la richiesta da parte delle famiglie di uno Scoutismo Pluriconfessionale dovuta alla presenza di nuclei familiari di diverse culture presenti sul territorio.
Potrebbero essere al più presto trovate le sedi per il primo gruppo pluriconfessionale scout dell’AssoRaider presso alcune scuole del territorio, come già sembra siano stati intrecciati rapporti significativi; tale realtà scout unisce l’assoluta apertura al singolo percorso religioso delle famiglie e dei bambini con un settore, quello Raider, che aiuta i giovani all’inserimento e all’orientamento lavorativo collegato all’esperienza scout in stretta collaborazione con il terzo settore. In questo modo la nostra grande famiglia scout che esiste dal 1959 si allargherebbe ad una nuova realtà nel segno della fratellanza interculturale germogliando finalmente in un metodo più aperto ai cambiamenti socio culturali imposti dalla storia e dalla società nelal quale apparteniamo; anche le Aquile Randagie della Ciurma, con il loro originale e tipico servizio, stanno cercando ormai da un anno e mezzo di accellerare e agevolare questo importante traguardo anche con la consegna del Diario di Bordo (periodico ciurma per il settore minorile locale) direttamente ai gruppi scout già presenti a livello locale per far crescere e stimolare l’incontro tra diverse realtà e permettere la comunicazione, unico modo per accrescere la consapevolezza della propria scelta scout e del proprio percorso formativo sia verso la gente e le famiglie sia verso se stessi.
OPERATORI SOCIALI EDUCATIVI: E’ ORA DI CAMBIARE DALLA SCUOLA
l’Assessore Lodovico Pace e Orneli convergono sul ruolo degli operatori sociali pubblici – il territorio ne è pieno, occorre solo censire e governare il loro lavoro
Sebbene tutta il XIII°Municipio sia cosparso di corsi di vario genere per la formazione di assistenti educativi definiti culturali da parte di scuole private, tutti sanno che la formazione professionale sociale “sforna” queste figure dalle nostre università pubbliche a decine di migliaia; si tratta quindi solamente – si fa per dire - di organizzare il settore, tenendo conto già delle centinaia di figure presenti sul nostro territorio e già formate, piuttosto che gettare altra gente in percorsi privatistici che non costano certamente poco e che aggiungerebbero personale in un mondo ormai completamente saturo e che aspetta soltanto il coraggio di essere governato.
Accresce d’importanza sul nostro territorio il ruolo pubblico degli operatori/educatori sociali territoriali scolastici anche detti assistenti educativi di comunità scolastica, supporto necessario e indispensabile per gli insegnanti; il loro compito diviene così importante e determinante addirittura da condizionalre la scelta da parte della scuola della cooperativa / azienda sociale territoriale accreditata affidataria del servizio / progetto. Quando ancora questo settore si deve organizzare a livello nazionale, regionale, comunale, municipale come categoria professionale definita da un ordine o da un albo/registro, già queste figure educanti, diverse ma integrative rispetto alle figure docenti, fanno la differenza e condizionano l’assegnazione dei finanziamenti adibiti al servizio pubblico. Anche il settore educativo giovanile extrascolastico, sebbene variegato e ricco di tecnici di vario livello e di vario genere, comincia a puntare sul collegamento al lavoro dei tavoli minorili del servizio sociale e alla presenza di una formazione pedagogica scientifica oltre che alla formazione prettamente privata o confinata esclusivamente in un settore tecnico (calcio, teatro, karate…).
Assessore Pace, più volte ha dichiarato di voler dare un segnale importante verso la valorizzazione delle funzioni professionali educative sul nostro territorio che sono altra cosa da quelle prettamente didattiche; il ruolo degli Assistenti Educativi di Comunità all’interno delle Scuole può esserne un esempio?
PACE: Per quanto riguarda in generale l’albo e registro locale deli operatori sociali territoriali faremo al più presto una lista dei professionisti e attaccheremo su tutto il territorio un’ordinanza affinché questi professionisti vengano a presentarsi con il loro curriculum qui da noi per organizzarci.
Per quanto riguarda quelli che sono impegnati sul fronte caldo della scuola certamente qui si tratta di una vera e propria rivoluzione da parte di questa giunta tutto sommato non in contraddizione con la passata amministrazione; da quest’anno il lavoro dell’l’Assistente Educativo di Comunità all’interno delle scuole e che funge da prezioso contributo per i docenti è di importanza fondamentale: un buon lavoro potrà influire sulla scelta di u na cooperativa piuttosto che di un’altra.
Le Scuole saranno libere di interpellarmi e scegliere l’Azienda Educativa Locale e Accreditata che fornirà il migliore organico e il miglior progetto; l’importanza dei Curricula degli Educatori e degli Operatori Pedagogici sarà fondamentale per la scelta delle Scuole.
Il valore della meritocrazia e della professionalità degli educatori sarà importantissimo; vigilerò assiduamenete affinché in questo servizio demandato alle cooperative non vi sia personale privo di qualifiche e di competenze.
ORNELI: Sulla professionalità del personale educativo e degli operatori pedagogici scolastico concordo pienamente; sono contento che l’Assessore Pace dichiari di vigilare sulla qualità professionale dei tecnici anche se credo che sia da attribuire credito a quelle organizzazioni che storicamente lavorano sul territorio contribuendo al valore aggiunto degli operatori pedagogici impiegati.