Dopo l'assoluzione dall'accusa di terrorismo di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, comunque condannati a 3 anni e 7 mesi per il danneggiamento del compressore all'interno del cantiere dell'alta velocità Torino-Lione, arriva in questo mese la sentenza di primo grado per il processo legato alle manifestazioni del 27 giugno e 3 luglio 2011, dove in Val Clarea i manifestanti tantarono di impedire l'installazione del cantiere della Tav. Questo processo, nel quale i pm di Torino hanno fatto richieste di condanna che vanno fino ai 6 anni, vede coinvolte 53 persone in tutta Italia.

La manifestazione è organizzata in solidarietà agli imputati e contro la Tav in Val di Susa. Nello stesso periodo arriva anche la sentenza di primo grado del processo per i fatti del 15 ottobre 2011 a Roma, dove le accuse sono di devastazione e saccheggio. La manifestazione è organizzata anche in solidarietà agli imputati del 15 Ottobre.

Di seguito alcuni estratti dell'appello dei manifestanti No Tav: "Ma un corteo No Tav nella città di Roma assume per forza di cose una molteplicità di significati: alla base di tutto non può che esserci la totale solidarietà verso gli imputati di questi processi, che altro non è che la solidarietà verso chi si organizza e lotta, in ogni angolo d'Italia e del mondo, contro la prepotenza di governanti, affaristi e speculatori, in qualunque modo essa si manifesti. E così lottare contro il Tav in Valsusa non è diverso dal lottare contro gli sfratti o i distacchi delle utenze nel proprio quartiere, dallo scioperare sul posto di lavoro contro la prepotenza del padrone, dall'opporsi all'avvelenamento del proprio territorio, dall'organizzarsi dentro scuole e università perché il sapere non sia solo un'arma usata contro di noi.

Il sistema delle Grandi Opere, come rivela anche la vicenda dell'Expo di Milano, non è nient'altro che una gigantesca mangiatoia di soldi pubblici per i grandi gruppi imprenditoriali italiani, e ovviamente per i politici nazionali e locali che ne intascano la loro parte. Poco importa se ciò avvenga in modo “legale” o meno, ciò che conta è che risorse che appartengono alla collettività vengono depredate sempre da quegli stessi signori che poi ci raccontano che, per qualsiasi opera di pubblica utilità, “non ci sono i soldi”. E così, a ogni pioggia forte qualcuno muore annegato, migliaia di adolescenti rischiano di vedersi crollare addosso il tetto della scuola, e la lista potrebbe allungarsi all'infinito".

Viabilità e deviazione mezzi pubblici.

Dal comunicato dell'agenzia per la mobilità apprendiamo: "La manifestazione prenderà il via intorno alle 15 da piazzale Tiburtino, a San Lorenzo, per concludersi verso le 20 in viale della Venezia Giulia, al Prenestino. I circa 1.500 partecipanti previsti percorreranno via Tiburtina, largo dei Falisci, via degli Equi, piazza dei Campani, via dei Campani, largo Talamo, via dello Scalo San Lorenzo, piazza di Porta Maggiore, piazzale Labicano, via Prenestina (attraversando piazzale Prenestino, largo Preneste e largo Telese) e via Dignano d’Istria. Durante la manifestazione, previste deviazioni o limitazioni di percorso per i collegamenti 3, 5, 14, 19, 50, 71, 81, 105, 113, 213, 314, 409, 412, 501, 541, 545 e 810".