Oggi, in occasione della celebrazione in onore di San Giorgio, patrono degli scout, il ricordo va al Santo Padre, Giorgio come lo chiamavano ancora parenti e amici, che ha mostrato come vive e muore un cavaliere

Ostia (Rm) - Oggi si festeggia San Giorgio, patrono degli Scout. In queste stesse ore la spoglia mortale di Papa Francesco fa l'ultimo ingresso tra la gente, il popolo, nella Basilica di San Pietro. Quello che lega Papa Francesco a questo Santo 'martire e cavaliere' non è soltanto una festività ma una missione, uno stile di vita e non solo perché il suo nome lo ricorda, Jorge, ossia Giorgio, Mario Bergoglio, ma per il fatto che ha testimoniato con il suo coraggio, lo stile della sua testimonianza, l'invito a uscire ritti su un cavallo verso l'esterno, per affrontare la vita così come viene, fino alla fine.

Papa Francesco e San Giorgio, patrono degli scout

Papa Francesco oggi ci regala un san Giorgio patrono degli Scout che ci ricorda indelebilmente come vive e come muore un vero 'Cavaliere di Cristo', sul suo cavallo, lancia in resta contro ciò che è malvagio per incontrare e difendere il fragile e cavalcando al di là dei recinti, degli steccati, delle protezioni, anche dei metodi, dei protocolli precostituiti, delle ‘confort zone’.
In effetti quanto serve avere titoli, riconoscimenti, distintivi, incarichi, se non si possiede per prima cosa questo spirito cavalleresco verace, coraggioso ed eroico?

Il vescovo di Ostia Dario Gervasi, sull'esempio di Papa Bergoglio

Il Vescovo Dario Gervasi, uomo di Bergoglio, si può dire, anche capo scout con il nome totem di Campanile Alto RYS. Qui infatti, oltre a lasciare una targa, uno scudo ligneo con i totem dei capi scout presenti, ha donato un fazzoletto scout con i colori di tutti i gruppi scout del territorio di Ostia, al di là delle organizzazioni associative, un fazzoletto scout segno forte di unità, proprio come Papa Francesco ha gridato fino all'ultimo.

E poi l'immagine del Cavaliere Papa Francesco sulla sua papamobile, praticamente morente, che avanza tra la gente, la sua gente per un ultimo assalto per la vita, tra la vita. Ecco, così vive e muore un Cavaliere di Cristo.

Ostia aveva accolto l’invito del Santo Padre a essere ‘cittadina’

Ostia aveva accolto, lo scorso anno, quell'invito di Papa Francesco fatto qui sul territorio, il più visitato tra i territori di Roma, a essere 'cittadina', proprio come lui la definì, primo pontefice a farlo, proprio da qui quel Corpus Domini del 3 giugno 2018.
Di qui l'invito e l'appello del Vescovo Dario, capo scout, a recepire questo messaggio forte: a essere davvero insieme, senza perdersi in rigidità, tradizioni particolari, progettualità da scrivere, percorsi lenti burocratico istituzionali, ultra sensibilità personali.

San Giorgio arruola un Cavaliere e Papa 

Oggi, San Giorgio, a Ostia come a Roma e nel mondo intero, si arricchisce di un Cavaliere e Papa che ci ha mostrato la strada nuova, ha aperto un nuovo sentiero, illuminato una nuova pista, ma antica e nuova perché quella di Gesù Cristo.

Auguri, allora, a tutti gli scout davvero Cavalieri, coraggiosi, nobili, a difesa dei fragili, amici di tutti e fratelli degli altri scout.

“In attesa della celebrazione, anche a Ostia, di nuovo quest'anno per i capi scout accogliamo con onore il passaggio del corpo e dello spirito di Papa Francesco, Giorgio, come i suoi parenti e stretti amici carissimi lo chiamavano ancora, e riconosciamo in noi scout il suo lascito cavalleresco, nello spirito, dello stile di vita, nella testimonianza e nel carisma Scout che ci vuole Cavalieri di Cristo, Cavalieri di San Giorgio contro il 'drago' terribile del maligno che vuole separazione e solitudine" è la riflessione degli scout.