Abusivismo, rissa al mercato San Giorgio di Acilia
San Giorgio di Acilia – Botte da orbi questa mattina al mercato settimanale di via Gino Bonichi, a San Giorgio di Acilia. Il motivo? Sembra che a scatenare il parapiglia sia stata la presenza di un ambulante abusivo di scarpe che i venditori con regolare licenza volevano si allontanasse.
Prima l’alterco, ma ben presto gli animi si sono surriscaldati e sono volati pugni, bastonate e perfino sedie. Insomma, le persone coinvolte nella rissa non si sono trattenute. E tra un lancio di sassi e pezzi di asfalto c’è scappata pure una forchettata data con un forchettone prelevato da un banco di oggetti per la casa.
A darsele di santa ragione, con contorno di insulti, gli amici dei due venditori che erano entrati in “collisione”. Secondo la testimonianza di una persona presente ai fatti, a scatenare la rissa un venditore abusivo di scarpe contraffatte che voleva nascondere la propria merce sotto lo stand di un venditore regolare. Al rifiuto di quest'ultimo l'abusivo, di nazionalità marocchina, ha aggredito il commerciante regolare, un bengalese. Sono poi intervenuti i rispettivi amici e connazionali. Ed è stato il caos.
Tutto questo è avvenuto durante le ore di svolgimento del mercato, frequentato da famiglie, anziani, donne e bambini. Poiché la situazione stava degenerando qualcuno ha chiamato i carabinieri della vicina stazione di via di Saponara. Sul posto sono immediatamente arrivati cinque militari che, constatati i fatti, hanno interrogato gli interessati e poi si sono messi alla ricerca del marocchino, che nel frattempo si era dileguato. Uno dei bengalesi, rimasto ferito nella rissa, è stato invitato ad andare al pronto soccorso ed a sporgere denuncia.
“La vendita di merce contraffatta si ripete sistematicamente nelle ore di mercato quando la polizia municipale lascia per recarsi a svolgere altri servizi”, spiega P.C., un commerciante.
Gli operatori, visto il periodo di crisi ed il relativo crollo di clienti, condannano questi episodi ritenendo che portino ad un ulteriore abbandono della frequenza del mercato: per questo chiedono un controllo costante durante il suo svolgimento.
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