OSTIA - “Un grido d’allarme che deve far rifletter tutti, quello che abbiamo udito oggi in occasione dell’audizione della commissione Sanità, che ha visto scendere in campo i consiglieri bipartisan del XIII Municipio di Roma e delle rappresentanze sindacali e del Rsu riguardo il presente e il futuro dell’ospedale Grassi di Ostia. Solo quest’anno, infatti sono 124 tra medici e infermieri le professionalità che sono andati in pensione e altrettanti, lo faranno entro dicembre, senza che venissero sostituiti neanche per quel 10% che quel blocco del turn over, invece, permetterebbe. E così, sia i medici sia gli infermieri, per consentire ai reparti di non chiudere a discapito dei malati, si sono sottoposti a turni e straordinari massacranti”. E’ quanto hanno riferito, Enzo Foschi, consigliere del Pd della regione Lazio e membro della commissione Sanità, e Giuseppe Sesa, consigliere del Pd del XIII Municipio di Roma.

“Oggi è chiaro che  i servizi tutti e, in particolare, quelli di eccellenza sono seriamente a rischio. Il paradosso, una vera e propria presa in giro, è che nel piano sanitario regionale al Grassi sono anche stai assegnati diversi posti letto in più. Senza che però – hanno riferito i rappresentanti del Pd -  si possa contare sul personale necessario per renderli effettivi. E’ il segno, l’ennesimo, di quanto confuso e contraddittorio, sia il piano approvato dal presidente commissario Polverini”. Il consigliere Foschi ha proseguito auspicando che “la Polverini e lo staff tecnico, risolvano in tempi brevi tali incredibili contraddizioni mettendo al più presto il Grassi nelle condizioni di funzionare al meglio. E’ da considerare, infatti, che già ora il distretto sanitario di Ostia ha non solo il più basso rapporto delle città tra posti letto ed abitanti, ma che dalla sanità i cittadini di Ostia ricevano procapite una cifra ben al di sotto della media regionale. Inoltre, il Grassi su un distretto di oltre 250 mila abitanti è l’unica struttura sanitaria esistente”.

Sull’emergenza Grassi il consigliere Sesa interviene anche a margine dell’Osservatorio socio-sanitario del Tredicesimo. “Ad un mese dalla stesura del documento sottoscritto da alcuni membri dell'osservatorio socio-sanitario del XIII Municipio, ovvero i consiglieri municipali Salvemme (PDL), Sesa (PD) i delegati RSU-ASL RmD Bellomo e Morra e il dottor Margheriti della segreteria  regionale Anaao Assomed, con il quale si denunciava la grave crisi in cui verte l’ospedale Grassi, finalmente si sono tenuti gli incontri nell'osservatorio con il direttore generale e l'audizione in commissione sanità della regione Lazio, durante i quali è maturata la consapevolezza dei problemi posti. – sottolinea il consigliere Pd - Il direttore generale Professor Ferdinando Romano si è limitato a raccogliere le istanze poste nell'osservatorio e a comunicare che sta predisponendo l'apertura di 35 posti letto post aguzie suddivisi tra il policlinico Di Liegro e la clinica Mary house. La commissione Regionale sanità  ha analizzato le istanze poste con molta attenzione chiedendo un approfondimento di alcune tematiche, da tale incontro è emersa la volontà di uno scambio continuo di informazioni al fine di individuare le questioni più urgenti da affrontare”.

“A tal proposito ribadiamo – conclude Sesa - che nelle attuali condizioni non è possibile attuare il decreto 80, ovvero l'aumento dei posti letto, ma risulta impossibile mantenere gli attuali standard di assistenza. Chiediamo, quindi, qualora non fosse stato fatto, che la direzione generale della Asl RMD, inoltri la richiesta formale alla regione Lazio,  di assunzioni in deroga al blocco del turnover. Siamo lieti che dopo aver portato all'attenzione pubblica la grave situazione di attesa (17gg) per interventi al collo del femore, ci viene comunicato che ad oggi ci sono solo due pazienti in attesa di intervento, tutto però a scapito del numero di interventi nel reparto di chirurgia. Dichiariamo in conclusione che manterremo vigile l'attenzione rispetto alle criticità in corso e alle aperture mostrate questa mattina”.