Ostia - "Il Ministero della Salute sta aiutando la Regione Lazio, così come tutte le altre regioni italiane in difficoltà, a venire fuori da una situazione che era molto complicata, dal punto di vista dei conti, e di grave crisi nella qualità dei servizi offerti a cittadini. Il mio obiettivo è che si esca dal commissariamento in tre anni. Il Lazio e Roma hanno bisogno di tornare a offrire prestazioni di qualità, misurabili, recuperare efficienza e finalmente creare una rete socio assistenziale che garantisca la continuità assistenziale e affronti il tema della cronicità". Lo ha dichiarato il ministro della salute Beatrice Lorenzin intervenendo al "Forum sulla Sanità" organizzato dalla Diocesi di Roma.


"La sanità ha bisogno soprattutto di buoni manager. Ho visto sistemi regionali cambiare in pochissimo tempo, e ho la prova che per farli funzionare basta portare ai vertici i più capaci nell'organizzazione. Abbiamo fatto la legge perché i manager siano preparati, vengano scelti da un albo unico nazionale, composto da donne e uomini capaci, onesti, in grado di raggiungere gli obiettivi. E se non ce la fanno perché le situazioni sono troppo complesse il sistema deve aiutarli. Ma se non ci riescono perché non sono capaci o sono artefici di una cattiva gestione vanno a casa e non possono essere più nominati". All'incontro organizzato dalla alla Casa Bonus Pastor si è discusso in particolare della condizione della sanità nel Lazio e a Roma.


"Nel Lazio e a Roma dobbiamo batterci per attuare le norme - ha dichiarato la Lorenzin- applicare la trasparenza. Le leggi le abbiamo fatte, vanno applicate. Dobbiamo tornare ad amare questa città, che è stata depredata. La cosa che addolora di più e' che il malaffare denunciato da mafia capitale si sia concentrato in particolare nei servizi sociali, lì dove le fragilità sono più evidenti, la condizione delle persone più dolorose. Il prezzo lo pagano le persone più deboli, sole, anziani e bambini. Roma deverecuperare la sua capacità di operare per il bene comune. È una città capace di dare tanto, generosa e solidale. Ognuno di noi può fare molto e di più".