Roma – “Apprendo con forte preoccupazione l’improvvisa notizia di una imminente chiusura dell’ambulatorio dell’età evolutiva del Centro educazione motoria della Asl RmD di via Ramazzini”.  

 

E’ quanto dichiara con una nota Maurizio Veloccia, segretario del Pd del municipio XV ed esponente dell'esecutivo romano del Pd.

 

 

L’ambulatorio oggi segue 35 bambini, tra 0 e 14 anni, alcuni dei quali con disabilità grave (legge 104/92), con progetti di medio/lungo termine che trattano diverse patologie attraverso equipe multidisciplinari di alto livello professionale.

 

“Che ne sarà di questi bambini? Come potranno le famiglie rivolgersi all’improvviso ad altre strutture pubbliche del territorio, che sono insufficienti e con liste di attesa lunghissime? Che ne sarà degli stessi operatori del Cem?”, chiede Veloccia.

 

 

“Si tratta di una decisione avventata, che non tiene conto dell’estrema fragilità dei piccoli utenti dell’ambulatorio, a cui va garantita continuità di cura ed assistenza. Condividiamo dunque il senso di impotenza e la rabbia delle famiglie che si vedono private del diritto alla cura per i propri figli, pagando un prezzo altissimo per la dissestata situazione economica della Croce rossa italiana, di cui senz’altro non sono colpevoli”.

 

 

Solo pochi giorni fa è stata sventata la chiusura della struttura residenziale e del centro diurno del Cem, dopo una lunga battaglia di genitori ed operatori, ma la felicità è durata poco, vista questa nuova, allarmante notizia.

 

 

“Vista la gravità della situazione – conclude Veloccia – chiediamo con forza alle istituzioni coinvolte, a partire dalla Regione Lazio e alla Asl RmD e alla stessa Cri di rivedere la propria posizione ed aderiamo alla manifestazione di protesta organizzata dal comitato dei genitori, per domani, 16 gennaio presso la sede del Cem in Via Ramazzini”.