Roma - Arriva l’Ottobre rosa, ma sprechi e liste d’attesa nella lotta del tumore al seno sono ancora all’ordine del giorno. Ecco il caso di via Vaiano a Magliana presentata interrogazione urgente. “Mentre il presidente Zingaretti si mette in mostra con spot e propositi disattesi intervenendo ad iniziative come “Ottobre rosa”, dedicata alla prevenzione dei tumori al seno per sensibilizzare l’opinione pubblica, noi con un sopralluogo al presidio della Asl RmD di via Vaiano alla Magliana abbiamo documentato con un video ( https://www.youtube.com/watch?v=w5Vmh-lH870&list=UUGnReqDfAofbfo_haHfIy4w ) l’inutilizzo, da oltre due anni, di due mammografi ancora imballati e chiusi in un ripostiglio” lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e membro della Commissione Salute, a margine del Tour della Sanità malata, ormai giunto alla 30° tappa, “operazione che da tempo ci vede impegnati a contrastare e denunciare casi di sprechi dei fondi pubblici e malfunzionamento di apparecchiature a disposizione di ospedali e strutture sanitarie del Lazio”.



“In tutta la vastissima area della Asl Roma D, Municipi X, XI, XII non esiste un mammografo pubblico e appartenente alla medicina di territorio funzionante per tali ragioni questo spreco di fondi pubblici rappresenta un fatto gravissimo che denunceremo alla Corte dei Conti, considerando che queste macchine salva vita dovevano già essere operative all’interno della struttura da oltre due anni quando furono trasportate da Via Pascarella ancora funzionanti. Di fronte all’enorme richiesta da parte delle donne che vivono sul territorio di sottoporsi a questi esami specialistici indispensabili a salvare molte vite e alle conseguenti lunghe liste d’attesa, accertate anche dal 17esimo Rapporto Pit Salute '(Sanità) in cerca di cura', presentato in data odierna dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, riteniamo inaccettabile quanto visto. Abbiamo chiesto con un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti che fine abbiano fatto tutti i buoni propositi per fare proprio della struttura di via Vaiano un polo d’eccellenza di lotta dei tumori al seno. Inoltre faremo luce sulla Delibera della Asl Roma D la n. 572 del 21 novembre 2013 riguardante la fornitura di 2 ulteriori e nuovissimi mammografi per il presidio di Via Vaiano e per l’ospedale Grassi di Ostia che ad oggi non si comprende dove siano andati a finire. Altro fatto grave è il posizionamento, sempre al terzo piano, della Tac incastrata in una stanza le cui porte, così come quelle dell’ascensore, non consentono il passaggio di barelle in caso di emergenza. Questo limite ha come conseguenza l’inutilizzo al pieno delle sue potenzialità della macchina riservata solo ad esami non rischiosi. Per spostare la Tac in un luogo adatto ad oggi bisognerebbe abbattere le pareti, il che vorrebbe dire stanziare altri fondi. Oltre il danno anche la beffa” conclude Santori.