I carabinieri della Compagnia di Civitavecchia sono intervenuti presso un'abitazione e hanno tratto in arresto per tentato omicidio una 39enne romena che aveva cercato di uccidere un 72enne, originario della Tanzania, con il quale conviveva e con il quale aveva iniziato una relazione

Santa Marinella (Rm) - Armata di ascia ferisce gravemente il convivente, trovato in una pozza di sangue: arrestata dai carabinieri.  

 

E’ successo a Santa Marinella dove i militari della Compagnia di Civitavecchia hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria una 39enne romena, gravemente indiziata del reato di tentato omicidio nei confronti di un 72enne, originario della Tanzania, che ospitava nella propria abitazione e con il quale da qualche mese aveva iniziato una frequentazione.


I militari sono intervenuti in un appartamento della località marina dopo che una vicina di casa della vittima aveva chiamato il 112, molto agitata, affermando di aver visto una donna con un’ascia in mano e un uomo che chiedeva aiuto con il volto ricoperto di sangue. 


I carabinieri della Sezione Radiomobile si sono velocemente recati presso l’abitazione, dove hanno trovato la vittima riversa in una pozza di sangue. Soccorso dai sanitari del 118 è stato immediatamente condotto in ospedale.


Le immediate attività svolte dai carabinieri hanno permesso di identificare e rintracciare la presunta autrice del gesto, che era scappata a piedi per le vie del centro di Santa Marinella.


L’indagata, condotta presso la caserma di via Antonio da Sangallo, vagliati gli elementi in possesso e d’intesa con la Procura della Repubblica di Civitavecchia, è stata dapprima sottoposta a fermo di polizia giudiziaria, quindi condotta presso il carcere di Civitavecchia.


All’esito dell’udienza di convalida, il Tribunale di Civitavecchia ha convalidato il fermo operato e irrogato nei confronti della donna la misura cautelare della custodia in carcere.


Si precisa che il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.