Regionali, Santori: "Mps e Zingaretti, due facce della stessa medaglia"
Roma - “L’amara questione del Monte dei Paschi di Siena e la vicenda del maxistipendio del manager della politica Nicola Zingaretti, denunciata dai Radicali, mettono in luce le due facce di una stessa medaglia, quella di latta di un PD devastato, che si affanna a cambiare i temi di questa campagna elettorale. Una manipolazione che deve essere evidenziata e condannata ogni giorno. Non cederemo all’atteggiamento manipolatore della sinistra, che ripropone sempre lo stesso schema prevaricatore e dirigista che ha contraddistinto la sua politica da sempre, pretendendo da un lato di nominare manager e funzionari nelle banche e dall’altro di far pagare ai cittadini stipendi d’oro a chi, come Zingaretti, è impegnato, o almeno finge di farlo, soltanto nell’attività politica. Un metodo inaccettabile cui è necessario porre un immediato rimedio. Un Partito pigliatutto, che si incunea nei gangli dell’economia nazionale e pretende di mettere tutto in conto ai cittadini, compresi gli stipendi dei suoi militanti, è uno scheletro che cammina scricchiolante di un passato che non deve tornare mai più, un ostacolo pesante alla civiltà e alla democrazia che questa Nazione deve riuscire a superare”. Cosi dichiara in una nota Fabrizio Santori, candidato de La Destra al Consiglio Regionale del Lazio, commentando le ultime vicende legate al buco MPS e a Nicola Zingaretti, candidato del centrosinistra a governatore del Lazio.
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