Roma - “La mancata applicazione della Legge regionale n. 1 del 2005 sulla Polizia Locale, fortemente voluta dal candidato governatore del Lazio Francesco Storace durante il suo primo mandato alla Pisana, è  una delle lacune dell’amministrazione e della politica a cui vogliamo porre la parola fine una volta per tutte. Come presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale e candidato al Consiglio regionale del Lazio, sono e sarò orgoglioso di continuare a lavorare, perché questa fondamentale normativa, in attesa di una nuova legge nazionale attesa da anni,  sia finalmente rispettata per dare più sicurezza ad operatori e cittadini”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, candidato al Consiglio Regionale del Lazio in merito all’intervento di Francesco Storace al convegno sulla Polizia Locale organizzato dall’Ospol.



“La polizia locale, che nel Lazio conta 9000 operatori, rappresenta il biglietto da visita dell’amministrazione e perciò stesso deve diventarne il fiore all’occhiello. Coordinamento delle operazioni e una sala sistema della Regione Lazio sul modello della sala sistema Roma, maggiore tecnologia a bordo delle auto di servizio sono alcune delle priorità previste dalla legge che devono essere finalmente realizzate. Come polizia di prossimità la polizia locale deve essere facilmente e ovunque riconoscibile dai cittadini, ed essere presente in maniera capillare sul territorio, e dunque è necessario omologare le divise, i  mezzi e gli strumenti di tutela, ma soprattutto è necessario imparare a valorizzare al meglio le potenzialità del personale, con particolare attenzione ai corsi formazione e aggiornamento e  dando il dovuto spazio al merito e alle capacità dei Corpi”, conclude Santori.