Roma - “La Regione Lazio ha per anni sottovalutato il problema dell’amianto. Dal 2007, quando è uscita la nuova normativa, ad oggi poco è stato fatto anche per realizzare una mappatura dei siti contaminati, e il Centro regionale amianto, con sede nella Asl di Viterbo,  pur con un incarico ufficiale e le relative risorse, è ancora bloccato alla fase dei contatti con gli oltre 5000 istituti scolastici della Regione, comprese le scuole materne. E in 6 anni anche le realtà locali che si occupano di monitorare e bonificare i luoghi ove è segnalata la presenza dell’amianto hanno fatto poco o nulla. Il coordinamento delle iniziative promosse a questo fine è compito istituzionale della Regione, e da lì se saremo eletti vigileremo perché il molto lavoro già iniziato durante il periodo trascorso al Campidoglio, quando la Commissione Sicurezza, in collaborazione con l’Osservatorio nazionale amianto, ha stilato una mappa dei siti a rischio a Roma sulla base delle segnalazione dei cittadini, sia intensificato fino alla completa bonifica di tutte le aree pubbliche e private interessate a questo problema”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale e candidato al Consiglio regionale del Lazio per La Destra, in merito alle dichiarazioni sull’amianto di Francesco Storace, candidato a governatore della Regione Lazio per il centrodestra.



“L’attività del Centro regionale sull’intero territorio del Lazio dovrà essere rilanciata – prosegue Santori – per garantire interventi coordinati ed efficaci in tutto il Lazio proteggendo i cittadini, in particolar modo i minori, mettendo al primo posto il risanamento delle scuole. Non possiamo inoltre dimenticare chi ormai paga le conseguenze di questo inquinante.  Oltre al coordinamento unico di monitoraggio tra  l’Inail ,l’Istituto superiore di sanità, il Cnr e le associazioni della società civile,  è necessario anche prendere un chiaro impegno per il fondo vittime amianto, così da agevolare ed intensificare le cure e l’assistenza medica  e sanitaria”, conclude Santori.